giovedì 28 agosto 2008

La Compilation di GOMORRA

Dal Piombo dei Subsonica al Cappotto di legno di Lucariello fino al «Paese delle mezze verità» raccontato nel brano In Italia da Fabri Fibra: sono solo alcuni dei musicisti ispiratisi a Roberto Saviano. Dall’uscita nel 2006 del romanzo-reportage, il successo di Gomorra non si è mai fermato, e dal cinema si è esteso anche alla musica.
La prima dedica a Saviano dal mondo musicale è arrivata nel 2007 con Piombo dei Subsonica, nel periodo della faida di Scampia e dell’ennesima emergenza rifiuti. La Campania cantata dalla band torinese è «quella del coraggio di chi sfida l’oscurità, di chi scrive denunciando la sua realtà».
Già nel 2005 Saviano aveva collaborato con gli ‘A67, abbinando le letture del romanzo alla musica della band di Scampia, e contribuendo a Voglie parlà, primo album del gruppo. Scrittore impegnato e fonte d’ispirazione per molti musicisti, Saviano ha anche prestato la propria voce al crescente fenomeno di denuncia in note: nel brano TammorrAnticamorra degli ‘A67, l’autore di Gomorra ricorda Don Peppino Diana, prete ucciso dalla camorra a Casal di Principe nel ’94. Ed è stato lo stesso Saviano a scegliere il titolo Cappotto di legno per il brano del rapper napoletano Lucariello, realizzato con le musiche di Ezio Bosso, il cui video è stato prodotto da Mtv e trasmesso in esclusiva per la giornata speciale «Mtv No Mafie». Qui il genere noir diventa fiction: il soggetto è l’omicidio di Saviano da parte di un giovane camorrista.
Cronaca, denuncia e finzione si fondono: nel brano sono campionate persino le parole di Nicola Schiavone, padre di Francesco Schiavone detto Sandokan, boss del clan dei Casalesi che in un’intervista si scagliò contro lo scrittore dandogli del «pagliaccio».
È soprattutto l’hip hop a fare da megafono all’impegno civile promosso da Saviano. Sul myspace dei rapper Kosanost viene riportato un intervento dello scrittore sul gruppo musicale trasmesso da Rai RadioTre. Ai Co’ Sang, altro gruppo hip hop di Napoli, Saviano ha dedicato una lunga intervista. Marco Rovelli ha invece scelto il duplice ruolo di scrittore e cantante: autore del libro sui Cpt dal titolo Lager Italiani (Rizzoli), ha poi avviato il progetto musicale LibertAria. Come spiega sul suo blog, «non è un caso che alcune canzoni siano state scritte in seguito a incontri con amici scrittori: Roberto Saviano, Wu Ming, Erri De Luca, Francesco Forlani».
Le collaborazioni musicali di Saviano si estendono anche allo scenario internazionale: è dei Massive Attack, che il mese scorso a Roma hanno dedicato il loro concerto a Saviano e al regista Matteo Garrone, la canzone che commenta i titoli di coda di Gomorra. Un pezzo dell’intervista di Enzo Biagi a Saviano è invece la conclusione della canzone In Italia di Fabri Fibra, cantata con Gianna Nannini: «Un sogno ce l’hanno tutti. Il suo?», chiede Biagi a Saviano. «Uno dei miei sogni - risponde lo scrittore - era stato quello di rimanere nella mia terra, raccontarla e continuare a resistere»....Alla prox....CIAO!

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