sabato 31 maggio 2008

SANTORO attacca lo speciale su "VASCO"

Michele Santoro va all’attacco dello speciale su Vasco Rossi trasmesso giovedì al posto di Annozero in concomitanza con il concerto del rocker allo Stadio Olimpico. «Quello che abbiamo visto non è uno spettacolo capace di raccontare la forza che sprigioni - dice - ma un assemblaggio insensato di clip, interrotto a tratti da un Gene Gnocchi in crisi di identità. Abbiamo dovuto leggere solo sui giornali i momenti più forti del concerto che non sono stati riportati, con la giusta evidenza, durante la diretta.
Ma Vasco Rossi è superiore a queste cose. E Annozero pure». Anche il consigliere Rai Sandro Curzi avrebbe preferito ieri «la diretta del concerto di Vasco Rossi. Quello era l’avvenimento, quello sarebbe stato l’evento e quello mi sembrava giustificare adeguatamente lo spostamento di Annozero a stasera». In realtà, precisano da Raidue, lo speciale non era mai stato inteso come una diretta del concerto (i bilanci della rete non prevedono certo le spese che costerebbe un’anteprima di questo tipo, già è sembrato un risultatone avere tre canzoni) e, con il suo milione 829 mila telespettatori, è per il direttore Marano «un’operazione totalmente riuscita», che anche in termini di ascolti «ha avuto un risultato in linea con le previsioni». Marano, non entra in polemica con Santoro.
«Le attese della rete - spiega Marano - erano tra il 9 e il 10% di share, con 2 milioni di spettatori. Dunque siamo sotto di poco. E soprattutto l’operazione non puntava allo share, ma all’immagine: volevamo cioè proporre con coraggio un modo nuovo di presentare un artista. Stiamo trattando l’acquisto dell’intero concerto dello stesso Vasco da trasmettere in autunno,e come al solito la politica vuole entrare anche sulle questioni musicali...ma piantiamoli li'...che pensino alle questioni piu' importanti del paese invece di far battaglie sull'audiance!!!

Dallo Studio...


Dal mio studio di TORINO un ringraziamento a tutti i coloro che sono intervenuti a BOLOGNA per serata anni 90...l'appuntamento per la prossima piazza d'ITALIA dove si suonera' in vari locali lo troverete qui nel BLOG...alla prossima.....Ciao!!!

mercoledì 28 maggio 2008

Anni 90'...suona ANDY.V


La Musica continua nel suo vivo...e dopo gli anni 80'da me prodotti..e anche suonati in vari locali d'ITALIA e l'estero...ecco che arrivano come detto in precendenza da me altre serate..ma questa volta si toccano anni 90,anni in cui io ho espresso il mio livello dance house piu' vario...e vari artisti sono diventanti importanti e anche produttori come me medisimo,ad oggi io faccio altro come ben sanno tutti...ma le serate sono il modo piu' progressivo per spiegare bene la musica che abbiamo percorso..domani sera infatti ANDY.V suona a BOLOGNA al RHYTHM is DANCING per incominciare una delle prime tappe estive in piu' piazze d'ITALIA partendo con anni 90.Si parte da BOLOGNA citta' dove ho molti collaboratori e dove risiede il mio mentore...colui che mi ha lanciato e che non faccio mai pubblicita' perche' si astiene e di questo siamo molto simili ma sara' citato in una mia biografia,BOLOGNA sara' anche la citta' dove nascera'un'altro mio studio di produzione dove avranno la possibilita' altri giovani emergenti di lanciarsi nel mondo musica..ove c'e gia' TORINO altro mio studio dove funziona da qualche mese alla grande,e questo non puo' che farmi piacere visto i miei natali precendenti di questa citta' che mi ha tolto molto...pero'mi ha rilanciato alla grande e come sanno in molti rendo sempre tributo chi mi ripaga.Non sara' solo TORINO e BOLOGNA ma apriro' altri studi in tutta ITALIA per dare manforte alle nuove stelle della musica che vogliono affermarsi...appuntamento a domani sera in collaborazione con MASTERGROOVE si parte con anni 90..BOLOGNA(italia)ANDY.V suona per voi...e che la musica sia con voi...e il vostro maestro dettera il tempo per ripercorrere i vostri anni indietro nel tempo quando la gioventu' cominciava nel cambiare metodi e abitudini musicali..Ciao e che la musica arrivi alle vostre orecchie!

ZUCCHERO...in versione BRUXELLES

Tono da Blues Brothers, un po’ più basso, un po’ più roco. «Sono qui perché me l’hanno chiesto l’amico Kofi e il signor Gorbaciov», spiega Zucchero Fornaciari in versione testimonial per la lotta al cambiamento climatico. Nell’anonimo bar della sala stampa del Parlamento europeo, l’Adelmo nazionale elabora la teoria del «lo faccio, ma solo con chi conosco bene» per spiegare come mai gli è capitato di finire a suonare nel tempio della politica europea: «Ci sono talmente tante iniziative come queste che non sai mai che messaggio ne viene fuori, o dove vanno i soldi che si raccolgono». Però «con Kofi» (Annan, l’ex segretario Onu) Sugar ha già fatto altre cose in passato, Pavarotti & Friends compreso. E allora, «visto che la causa era giusta e noi eravamo di strada, ho accettato: era importante esserci».
Ne è venuta fuori una delle serate più elettriche della storia dell’integrazione comunitaria, con il terzo piano del Palazzo Altiero Spinelli saturato da watt e anime danzanti e sempreverdi, eurodeputati in testa. «Voglio vedere se il Parlamento balla», e quello gli ha risposto come non si aspettava. Sorpresa evidente: «Credevo di dovermi esibire per i pinguini». Invece no. Sette brani di spettacoli e quattro bis. Un greatest hits di una decina di brani, aperto da Dune mosse e Il volo, chiuso da Senza una donna (in inglese), Miserere (dedicato a Pavarotti), Per colpa di chi e You’re so Beautiful. Concerto vero. Applausi umidi.
L’aperitivo era stato Tutti i colori della mia vita eseguita in pieno emiciclo davanti all’amico Kofi e a decine di altri grossi ex della politica riuniti a Bruxelles per la consegna dell’Energy Globe Award, premio per i miglior progetti ecocompatibili della Terra. «Sono preoccupato per il futuro e per i miei figli - ammette l’artista emiliano -. Non immagino che pianeta gli lascerò quando non ci sarò più; se va così, l’avvenire rischia di essere molto pericoloso per tutti». E c’è di peggio: «Come si fa a vivere senz’acqua, non lo so proprio. E senza vino?»
Risata afona. Ma la questione è seria. «Da ragazzo non ci facevo caso. Ero così preoccupato di quello che dovevo fare nella mia vita e per la mia musica che, a essere onesto, non mi veniva in mente di ragionare sul futuro del pianeta». Pensava a sopravvivere, racconta Zucchero, «perché sono cresciuto in una famiglia di campagna molto povera». Il tempo ha fatto la sua parte. «Quando ho cominciato a incidere dischi mi sono sentito parte di eventi come questi, ho suonato per Mandela, per la Rainforest e il LiveAid di Geldof. Sono felice di avere un lavoro che mi piace, suonare la mia musica e poter aiutare una giusta causa. È avere fortuna».
Le rockstar amplificano il messaggio, stima Sugar. «Il pianeta è pieno di problemi, ogni giorno ce n’è uno nuovo». Così il messaggio del bluesboy padano è «Fate attenzione!». Certi problemi «ci sembrano lontani, ma non lo sono» e le soluzioni non vengono. Per colpa di chi? «La responsabilità è del potere politico - sentenzia Adelmo con una capriola populista al contrario -. Della gente che ha la responsabilità di condurre i Paesi e non trova il tempo e il modo per affrontare le questioni più pressanti». L’esempio, giura, lo hanno dato artisti come Bono che ha cercato di smuovere le coscienze. Ma lei, la classe dirigente, frena. «Promettono e non mantengono. Io chiedo meno politica e buona politica». Pagheremo tutti il conto del pranzo di pochi? «Il prezzo c’è; se non si fa nulla lo pagheranno i nostri figli. Questa è la cosa che mi fa più male». A proposito: una parte del governo vuole ammorbidire i vincoli del protocollo per la limitazione dei gas serra. «Non so. Non guardo la tv italiana da due mesi e quando l’ho vista era criptata». Probabilmente, visti i vizi della Rai, era una partita di calcio...mah!...Ciao

martedì 27 maggio 2008

STELLE

Che amarezza sapere che ogni sera,
ogni notte della tua vita,
osservi il cielo e vivi,
vivi ed osservi il cielo in un unica volta,
tutta tempestata di piccoli diamanti.
Perché la vista delle stelle
ha qualcosa di più impagabile
di qualsiasi pietra preziosa.
Eppure tutto quello che vedi
non è altro che niente...
qualcosa di più impalpabile del fumo
di più etereo di una anima dannata.
Tutta la luce, di tutte le stelle,
non c'è più...
la stella che magari ha attirato la tua attenzione
si è spenta milioni di anni fa
e tu con il tuo nasino all'insù
guardi qualcosa che assomiglia al nulla...
il tuo sguardo si perde nell'assoluto vuoto.
Ma con grande ottimismo, allora,
osservi gli spazi del cielo buio,
aspettando che una nuova stella,
magari nata milioni di anni fa,
raggiunga con la sua luce
i tuoi occhi e la tua anima...
ed è solo la tua volontà che ti fa grande,
la tua razionalità, la tua voglia di vedere
aldilà dei tuoi sguardi e dei tuoi occhi,
aspettare qualcosa che ancora non vedi
o comunque ti rifiuti di vedere...
ma quando tutto questo avverrà
vedrai, forse, la più bella,
la più luminosa e brillante delle stelle...
la verità.

lunedì 26 maggio 2008

LED ZEPPELIN in TOUR

Alla vigilia del quarantesimo compleanno, i Led Zeppelin stanno preparando un tour mondiale. Ogni componente della band, secondo le indiscrezioni riportate dal Sunday Mirror, per i concerti potrebbe intascare circa dieci milioni di sterline. David Coverdale, leader dei Whitesnake e amico della band, ha detto al Mirror che la tournee è «assai probabile »e che il suo gruppo farà probabilmente da spalla. «Mi aspetto una telefonata da Jimmy (Page, il chitarrista) da un momento all'altro, che chieda ai Whitesnake di fare da gruppo d'apertura per il tour mondiale degli Zeppelin. - ha detto Coverdale - Lo farò? Puoi scommetterci. Vale miliardi. A differenza dell'ennesimo tour degli Stones, per il quale bisogna tirar fuori le sedie a rotelle, un tour dei Led Zeppelin sarebbe incredibile....e va be' due gruppi storici mondiali che non tramonteranno mai....e poi mai....Ciao!

domenica 25 maggio 2008

EUROFESTIVAL della CANZONE

Il cantante russo Dima Bilan ha vinto a Belgrado l'edizione 2008 del Festival eurovisivo della canzone. "Believe", la ballata rock di Bilan, ha ottenuto 272 punti dal voto telefonico in 43 paesi. Al secondo posto si è piazzata l'ucraina Ani Lorak e al terzo la cantante greca Kalomira.
Il Festival eurovisivo della canzone, in programma ogni anno dal 1956, riunisce tutti i talenti musicali europei vincitori dei vari festival nazionali. Nel corso degli anni la manifestazione ha visto la partecipazione di importanti voci italiane come Gigliola Cinquetti, Toto Cotugno, Domenico Modugno, Franco Battiato, Mia Martini, Anna Oxa, Fausto Leali, Umberto Tozzi, Raf, Al Bano e Romina, Enrico Ruggieri, Luca Barbarossa e i Matia Bazar.
I cantanti italiani non partecipano alla competizione da quando la manifestazione non viene più trasmessa dalla Rai: il regolamento del Festival prevede infatti l'obbligo, per il Paese d'origine dei cantanti in gara, di mandare in onda la manifestazione canora...non c'e che dire anche qui....complimenti vivissimi alla nostra tv di stato!!!!!

Il leader dei TOKIO HOTEL recupera

Il recupero di Bill procede bene, il tour estivo dei Tokio Hotel si farà. Bill Kaulitz, frontman della boy band tedesca, nella sua prima intervista dopo l'operazione alle corde vocali dà per certa la sua presenza sul palco la prossima estate visto l'ottimo andamento del suo percorso di recupero. Il cantante è impegnato con il resto della band nelle prove degli show che questa estate lo vedranno protagonista ed è già in grado di cantare alcuni brani. «Sono sicuro di potermi esibire. Al momento non posso andare sul palco e cantare per un'ora e 45 minuti, ma - ha aggiunto - già per un paio di canzoni sono ok. Posso provare con i ragazzi, cantando le canzoni, e parlare normalmente».
I medici tengono costantemente sotto controllo la situazione clinica di Bill ma non sono preoccupati. Ai fan in ansia per il suo stato di salute, il leader dei Tokio Hotel fa sapere: «Suoneremo sicuramente in tutti i concerti. Ci esibiremo sui palchi di tutte le date confermate. I medici sono totalmente fiduciosi su questo punto. Hanno affermato che senza dubbio potrò esibirmi nei festival la prossima estate. Ricominceremo da dove abbiamo lasciato, la pausa è alle spalle ormai, e nessuno deve preoccuparsi di niente».
I Tokio Hotel saranno in Italia a Roma (Rock Festival Fiesta il 6 luglio) e a Modena (Parco Novisad l'11 luglio)...da non perdere....Ciao!

sabato 24 maggio 2008

In uscita il nuovo dei GREEN DAY

A due giorni dall'uscita dell'album Stop drop and roll dei Foxboro Hot Tubs i Green Day hanno confermato quello che in molti sospettavano da tempo: i Foxboro Hot Tubs, il gruppo che ha fatto la sua apparizione su MySpace nel marzo del 2007, non sono altro che un side project degli stessi Green Day.
In una mail a Mtv il gruppo punk rock statunitense ha scritto che «la sola similarità tra i Green Day e gli Hot Tubs è che sono la stessa band. Siamo Jason White, Jason Freese, Michael Pritchard, Frank Edwin Wright III e il reverendo Strychnine Twitch. Siamo 4 ragazzi a cui piace suonare ed essere spontanei e, dopo alcune notti passate a strimpellare ed alcune bottiglie di troppo, ci è venuto in mente di registrare alcune canzoni sull'8-tracce!».
Il vero nome del bassista dei Green Day, Mike Dirnt, è proprio Michael Pritchard, quello del batterista Tre Cool è Frank Edwin Wright III. Freese e White hanno suonato negli album più recenti dei Green Day e White è anche un membro di un progetto parallelo di Billy Joe, Pinhead Gunpowder. È lecito supporre che il reverendo Strychnine Twitch sia proprio Billy Joe Armostrong....contateci....alla prox....Ciao!!

venerdì 23 maggio 2008

TORINO...in scena i SUBSONICA in P.zza Vittorio


Sono i Subsonica a vestire in concerto i panni dei testimonial di lusso del convegno ambientalista «Uniamo le energie », organizzato dalla Regione al Palavela. L’adesione della band torinese si traduce in un megaconcerto gratuito in programma sabato 24 alle 21 in piazza Vittorio Veneto, preceduto, dalle 17 alle 21, dallo showcase di Piemontegroove (Mannypol in collaborazione con Play on Plaid, DV8 e Hugo) per il quale l’energia solare fotovoltaica sarà fornita dal laboratorio Hysylab di Environment Park. Dalle 15 sarà inoltre attivo in piazza il gazebo Eva-PiemonteGroove- Play on Plaid dove si ascolteranno il cd «PiemonteGroove » e i live Play on Plaid con alimentazione solare fornita da Play on Plaid: cento cd saranno regalati a chi arriva in bici, o porta un chilo di carta da riciclare, o utlizzerà il trasporto pubblico.
Il palco dei Subsonica si colloca sul lato del fiume, in pratica di fronte al Caffè Flora. I musicisti guarderanno quindi verso l’angolo dell’esedra dov’è Casasonica, la factory in cui il progetto stesso è nato e da cui il 24 maggio 1997 usciva il primo album della band. Una circostanza da pelle d'oca per Boosta, Max, Ninja, Samuel e Vicio.
Ma pure per Pierfunk, primo bassista della formazione: c'è pure lui, pronto a unirsi per qualche pezzo sul palco alla festa dei cinque amici, con cui ha mantenuto rapporti fraterni.
I lampioni della piazza, le volte dei portici, le sagome delle soffitte, l'odore del fiume sono per i Subsonica lo scenario naturale per «Nei nostri luoghi»; altra coincidenza fortunata, dal momento che si tratta della canzone scelta come nuovo singolo dall’album «L’eclissi». Tutte circostanze che portano l’équipe a considerare l’appuntamento come uno dei più importanti in assoluto in carriera.
Un concerto vero in piazza Vittorio, con il palco avveniristico già utilizzato a Torino per il Pala Olimpico e per il Mazda Palace, con il dispiego di led davanti e dietro i cinque musicisti in fila senza backline e cavi di sorta, era un sogno nel cassetto per la formazione nata dalle chiacchiere notturne lungofiume tra Max, Boosta e Samuel. I Subsonica sono emozionati, chi li ha incontrati in questi giorni se n'è accorto.
Lì intorno, nei loro luoghi, hanno sonorizzato gallerie d'arte, tenuto show segreti di preparazione alle tournée e offerto live agli appuntamenti militanti della Lega dei Furiosi; in Casasonica hanno creato di giorno e di notte, litigato, firmato contratti.
E deciso, è notizia dell'ultima ora, di sperimentare nuove strade per arrivare un giorno agli show a emissione zero. Emissione, si badi, non impatto; vuol dire che l'atmosfera non si risarcisce con nuovi alberi, ma che non la si intacca affatto. Per ora si comincia dalle torri di delay.
Tutto ciò converge in due ore di spettacolo, e l'idea che al proverbiale «su le mani» di Samuel migliaia di braccia si alzino verso il cielo di piazza Vittorio anziché sotto i neon di un asettico palazzo dello sport non è da poco. Per fortuna l’adrenalina non danneggia l’ambiente, altrimenti l’impatto sarebbe devastante,...quindi buon divertimento!

giovedì 22 maggio 2008

VASCO ROSSI...parte il TOUR 08

Eccitazione, pioggia battente e pozzanghere sulla città di plastica beige fiorita, alla Fiera di Genova, intorno al curiosissimo superpalco semicircolare costellato di circa mille specchi convessi che stasera ospita la cosiddetta «data zero» di Rossi, una specie di prova generale con il pubblico del tour «Vasco 08 Live in concert»: per il quale - visto il tempo ormai non più prevedibile - è stato assunto un metereologo fisso al seguito della carovana. Intatta la tenuta artistico-affettivo-nazionalpopolare del Vate di Zocca: l’uomo che non deve chiedere mai, l’uomo che occupa l’immaginario di almeno tre generazioni di italiani con canzoni spesso solo fintamente semplici.
Arriva, da viale Mazzini, pure il direttore di Raidue Antonio Marano, che ha organizzato in prima serata per il debutto del 29 un Effetto Vasco di tre ore, per tracciare l’intera saga esistenziale (con succulenta testimonianza di mamma Novella) di questo montanaro già tosto e ora raffinato, che cita Spinoza e non inciampa nemmeno una volta nei «Capito?» di un tempo. Sempre pronto però a pungere, alludere. Gli arriva una torta di Don Gallo? «Non è ancora proibita. Le torte sono ancora legali». Punto, e passiamo ai concerti estivi, che avranno una probabile coda in settembre, e un quasi certo seguito nel 2009, con uscite all’estero. «Il nuovo spettacolo è basato sull’ultimo bellissimo e fortunatissimo album - scherza Vasco sotto il cappelluccio nero -. Ci saranno recuperi di canzoni scelte con cura, adatte a stare con le nuove». Due sfizi: La noia (1982) e T’immagini (‘85).
Si porta molto, per questo tour, l’aggettivo «maschio», nel senso di rock duro: «Soprattutto all’inizio, come il disco. Poi momenti di emotività e provocazione allegra. Dura quasi tre ore, sono concerti molto fisici, con due medley che faranno felici i fan storici». L’uomo cambia: «Evolvo io, cresco e maturo. E come me il concerto: mi piace dire che i concerti sono una grande festa, divertimento e comunione. Spinoza dice che chi detiene il potere ha sempre bisogno che le persone siano avvolte da tristezza. Noi in realtà portiamo in giro un po’ di gioia: non siamo profeti, idiot savants, maître à penser; facciamo musica, trasmettiamo gioia, unico antidoto alla tristezza».
Certo, il tema conduttore dell’album Il mondo che vorrei, e dunque dello show, è il disincanto: «Non la rassegnazione. Ho capito che il mondo fa schifo ma non mi arrendo, ne prendo atto e vado avanti. Ma c’è disperazione, perché io a volte sono disperato e lì vien fuori il rock. Il mio non è un rock confortante: ma la disperazione scaricata dentro la musica si tramuta in gioia». Da bravo neofilosofo, rivendica la forza delle illusioni: «L’importante è averle». Per sé, vorrebbe un mondo sempre in tour: «L’anno prossimo vorrei concerti meno impegnativi dal punto di vista fisico ed emotivo: ora devo star attento a cosa mangio, bevo, a non prendere il raffreddore».
Alle sue adunate, c’è un gran clima di fervore. Qualcuno azzarda: sembra Lourdes... E Vasco, ridente: «Anche ai miei concerti ho visto gente guarire». Il tema del cambio in Italia è un must: fa schifo pure il nostro Paese? Alt: «Viviamo in un’isola felice rispetto ai posti dove c’è guerra, si muore, si viene incarcerati per reati d’opinione. Certo, ci sono posti organizzati meglio di noi. I politici dovrebbero fare bene il proprio mestiere; hanno dato dell’irresponsabile a me, ma io pago le tasse e se sbaglio pago. C’è un sacco di gente che non risponde di quello che fa». Nella ressa tocca pure agli studenti: gli chiedono un voto al Vasco cantante, e uno all’uomo: «Al cantante 8 e mezzo, 9. All’uomo la sufficienza: 6. Ognuno sa di sé, e della propria coscienza». Evvai, Vasco!...e voi che voto vi date??...per quelli che conosco meglio essere taciturni...va!Ciao!

mercoledì 21 maggio 2008

ORCHESTRA SINFONICA....gioca con il POP

Strappare un’orchestra sinfonica dal suo classico repertorio consolidato, e metterla a confronto con la musica popolare. Su quest’idea ci sono ancora in Italia dei puristi che storcono il naso e rifiutano fondi. Peccato per loro. Qui c’è un esperimento riuscito da raccontare su un palco dov’è tutt’altra musica: perché non c’è la necessità di effetti speciali e dunque il cimento - curioso, un po’ sperimentale - è fra l’orchestra e le canzoni.
L’altra sera, all’Auditorium del Lingotto, nell’annuale Concerto di Primavera organizzato dal Gruppo Dirigenti Fiat, l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte condotta dal maestro Gianni Monte, ha appunto incrociato gli strumenti con un non canonico programma che comprendeva canzoni della prima Mina, e di Lucio Dalla.
Se le cose andavano relativamente sul facile con pezzi d’impianto tradizionale, come Grande Grande Grande o Caruso», assai più sfiziosa è stata la scommessa con certo repertorio del migliore Dalla, da L’anno che Verrà ad Anna e Marco, passando per Attenti al Lupo. La solista Paola Mei ha fatto da convincente trait-d’union tra Brava e Futura, assecondata dal Quincy Blue Choir.

lunedì 19 maggio 2008

HUGA FLAME spopolano sul web

Autoprodotti, indipendenti arrivano dalla provincia di Varese e conquistano disco di platino virtuale scavalcando il mercato discografico. Gli Huga Flame trionfano sul web con il singolo Facce da Huga che raggiunge 50mila download. Il successo, scaricabile gratis dal loro sito, arriva quasi inaspettato per i tre giovani componenti del gruppo, Dydo, Livio e Dj Ronin. «Non ci abbiamo guadagnato un euro a regalare online il nostro disco - raccontano - ma l'obiettivo era fare arrivare Facce da Huga dappertutto, e ci siamo riusciti».
Per il tre ragazzi il record di download dimostra come in Italia sia «in crisi la discografia e non la musica». «Bisogna avere idee nuove - spiegano - i dischi non si vendono, gli unici introiti provengono ormai dai concerti: un contratto con dei manager che pensano come 40 anni fa ormai non fa più la differenza».
Intanto i tre incassanno il successo e pensano già al futuro. Il nuovo singolo 2.30 in provincia è in esclusiva sul portale web di Mtv ed in rotazione nelle principali emittenti radiofoniche...ormai questo e il futuro e chi come me non puo' che saperlo in modo molto ma molto produttivo..alla prox....Ciao!!!

domenica 18 maggio 2008

TRL AWARDS

Tiziano Ferro, Avril Lavigne, Finely, Tokio Hotel e Sonhora vincono i Trl Awards. La proclamazione dei vincitori è avvenuta a Napoli durante una serata-concerto trasmessa in diretta su Mtv da Piazza del Plebiscito e condotta da Elena Santarelli e Alessandro Cattelan. Le votazioni sono state fatte dal pubblico sia tramite il sito www.mtv.it/trl, dove dal 21 aprile al 16 maggio sono arrivati più di un milione di voti, sia attraverso il wap.
Il premio Man of the Year è andato a Tiziano Ferro mentre l’award First Lady è stato vinto da Avril Lavigne. Best Band sono risultati a furor di popolo i Tokio Hotel mentre i Finley si sono imposti come Miglior Riempipiazza. Il premio Best New Act presented by Mtv Pulse se lo sono aggiudicato i Sonohra, vincitori anche della sezione giovani dell’ultimo Festival Di Sanremo, mentre Max Pezzali ha vinto l’award Trl History, dedicato all’artista presente fin dal 1999, anno di inizio di Total Request Live, nella chart del programma cult di Mtv Italia. Il premio Best Movie è andato invece al film Come tu mi vuoi. Premio a sorpresa a Michelle Hunziker e Fabio De Luigi, "coppia blockbuster dell’anno".
Tra le star salite sul palco per premiare i vincitori, Cristiana Capotondi, Skin, Gianluca Grignani, Paolo Meneguzzi, Max Pezzali. A chiudere le tre ore di diretta è stata Gianna Nannini, che si è esibita in due brani, Mosca cieca e Suicidio d’amore...bene alla prox Ciao!!

sabato 17 maggio 2008

IL CIELO... INFINITO

Cieli,
desideri infiniti dove rifugiarsi
quando la terra brucia
quando la terra piange
le sue lacrime rosse sangue
quando soffre in silenzio
il suo infinito dolore
tutta la sua disperazione.
Cieli
dove dondolarsi
dove raccogliere fiori o sogni
che lì trovano vita
lì trovano amore per vivere
dimenticandosi o forse abbandonandosi
al proprio destino
e ogni tanto guardano al cielo.
Cieli
come fossero candele colorate
che brillano per illuminare
un timido vivere per poi consumarsi
in uno sciogliersi in interminabili pianti
rotti da silenzi infiniti
nella speranza di brillare
ancora una volta
in un nuovo pensiero
in un nuovo desiderio
in un nuovo caldo lucente amore.

venerdì 16 maggio 2008

"LORENZO"...in pillole

Dopo il tutto esaurito ottenuto a Rimini per la prima tappa del Safari Tour dove ero presente di Jovanotti, il cantante fa il bis nella Capitale. A due giorni dalla prima data romana, prevista per sabato 17 maggio al Palalottomatica, i biglietti sono esauriti. Per il concerto di domenica 18 maggio sono invece ancora disponibili gli ultimi 300 tagliandi. Il nuovo tour di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, continua dunque ad ottenere un grande seguito di pubblico.
Il tour è iniziato a Rimini lo scorso 11 maggio è toccherà in tutto 30 città italiane...e la partenza e stata un vero successo...alla prox....Ciao!

giovedì 15 maggio 2008

I CONFINI DEL CIELO


Sopra al confine del cielo
è nascosto un segreto, racchiuso dentro una stella tra mille bagliori di luci assopite dal tempo.
Una canzone scorre sù nel cielo, accarezzando stelle, cullandosi dolcemente sopra ognuna di essa per assaporarne il dolce sapore dei riflessi.
Una nuvola clandestina al cielo furtivamente si mostra sperando in un bagliore come se volesse dire "appartengo al cielo", voltando la sua sagoma alle spalle del mondo tanto ostile alla sua immagine soffice come uno zucchero filato.
Attraverso sentieri bui ma pieni di luce a suo tempo, accarezzando quanto il mio cuore vuole avere, solitario al buio di me stesso, e la sensazione che mi assale e un'ombra scesa dal cielo verso un'uomo semplice di pensieri caparbio alla vita avuta, a volte un po' vissuta.
Niente corse al vento, passeggiate nella notte, gocce di lacrime del cielo sù nel viso, ma semplicemente ciò che il confine del cielo mi saprà donare senza mai aver chiesto niente in cambio alla mia gioia d'essere vissuto dentro il mio confine fin troppo sincero in fondo all'anima di uno stupido poeta, dentro il coraggio di un pensiero.

mercoledì 14 maggio 2008

"MADONNA"...all'OLIMPICO il 6 Settemmbre

Hard Candy debutta al primo posto nelle classifiche di 27 Paesi e Madonna premia i suoi fan con un tour mondiale. La regina del pop ha annunciato che lo «Sticky & Sweet tour» partirà il 23 agosto da Cardiff, in Galles, e nel vecchio Continente toccherà anche Germania, Francia, Inghilterra e Olanda. Una la tappa in Italia: il 6 settembre Madonna canterà allo stadio Olimpico di Roma. La pop star poi si sposterà oltreoceano per suonare a New York, Boston, Chicago e Los Angeles e terminerà il tour statunitense con una data a Miami a fine novembre. Secondo quanto riportato sul suo sito internet, a dicembre Madonna sarà in America Latina.
La tournée della cantante americana sarà allestita da Live Nation, la società specializzata nell'organizzazione di eventi musicali con cui la diva ha recentemente firmato un contratto che, oltre alla parte dei concerti, assicura alla società i diritti sulla produzione e sulla distribuzione della sua musica per i prossimi 10 anni. L'accordo, del valore di circa 120 milioni di dollari, è stato stretto l'anno scorso e ha messo fine alla storica collaborazione di Madonna con l'etichetta discografica Warner Brothers. Il contratto tra Maddy e la Live Nation è un esempio dei cosiddetti "accordi a 360 gradi" che comprendono la produzione e la distribuzione della musica oltre all'organizzazione dei concerti e al merchandising. Questo tipo di contratti sta diventando sempre più comune nell'industria musicale, messa in crisi dall'avvento di internet e dal conseguente calo nelle vendite di dischi.
Il «Confession Tour» portato da Madonna in giro per il mondo nel 2006 aveva segnato un record, raccogliendo quasi 195 milioni di dollari solo con la vendita dei biglietti. I tickets per alcune date dello "«Sticky & Sweet tour» saranno in vendita a partire dal 16 maggio...da non perdere naturalmente..Ciao!

IL "CLOWN"....Ultimo pezzo

È un clown,
dal viso coperto di cerone bianco,
una bocca vermiglia in un sorriso aperto e franco,
un naso grande, grosso, rosso ciliegia,
un informe vestito variopinto di cui si fregia.
Questo il suo aspetto,
ma quel ch'è strano
nessuno s'accorge del suo cuore umano.
Scherzi, frizzi, capitomboli e lazzi
per far ridere tutti... nonni e ragazzi:
ma il suo cuore è triste...
lui dona amore
ma nessuno lo vuole ricambiare.
"Son qui" par che dica
"questo è il cuor mio...
ma ho bisogno di amore anch'io"
nessun l'ascolta...
il clown di lacrime ha coperto il viso
nascoste dalla maschera e da quel sorriso...
a lui son richieste sol capriole,
ilarità, sberleffi sotto il riflettore...
questo è il clown,
e questo il suo cuore,
spera sempre che ad ogni spettacolo fiorisca l'amore...
La musica sale... la rappresentazione deve iniziare...
va vecchio romantico clown
e continua a sognare.

martedì 13 maggio 2008

Ritorna il grande "PINO DANIELE"

Alla fine, non è stato così difficile: è bastato che si prendesse un manager vero, all’altezza di una storia. Con l’entrata nella sua vita di Michele Torpedine, l’uomo che lanciò Andrea Bocelli, torna a scoppiare il fenomeno Pino Daniele. È stato come togliere la polvere accumulata, in troppi anni di tormentata solitudine, su un monumento della canzone italiana. Pino è colui che 30 anni fa aveva modernizzato la canzone napoletana, dandole nuova vita e prospettive; è vero che dopo di lui il diluvio, ma venerdì esce Ricomincio da 30, triplo - e meraviglioso, con nuovi straordinari riarrangiamenti - album dedicato a Massimo Troisi che ripercorre per intero la storia dell’artista, con ospiti come Al Di Meola, Chick Corea, Wayne Shorter, Giorgia e altri.
Da lui stesso prodotto insieme a Humberto Gattica, personaggio di caratura internazionale che ha firmato i lavori di grandi, dalla Dion a Bublé, contiene l’intero profilo dell’uomo del neapolitan power, più quattro inediti (in napoletano, italiano, inglese: il suo gramelot), il primo dei quali, Anema e core, ha una frase rivelatrice: «Ho voglia di ricominciare / Senza farmi condizionare / Da niente e nisciuno...».
Ma il colpo d’ala è già l’evento dell’anno: un concerto al San Paolo di Napoli, dal titolo Vaimò 2008 Live, il prossimo 8 luglio, nel quale Pino suonerà con le tre formazioni che hanno fatto la sua storia; si ritroverà dunque a incrociare gli strumenti con Toni Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Zurzolo e altra gente con la quale ha fatto, negli anni, l’amore ma anche fiamme di litigi...da non perdere assolutamente...Ciao!

lunedì 12 maggio 2008

Arriva.."MONETINE"...di Daniele Silvestri

ALLA VIGILIA dei quarant'anni, che festeggerà a metà agosto, Daniele Silvestri si guarda indietro a osservare le sue canzoni. In quasi quindici anni ha cantato i suoi piccoli grandi amori, le sue passioni, i viaggi, personaggi e fenomeni, amici e anche nemici. Con ironia e coerenza è stata la voce non solo per quelli nati negli anni Sessanta, che considerano alcuni brani ormai degli inni generazionali. Ha conquistato anche il vasto e giovanissimo pubblico di Sanremo soprattutto con Salirò e La paranza, diventati dei tormentoni. Sempre sotto l'ala protettiva della critica che lo ha apprezzato e incoraggiato.
Guardando al passato, il cantautore romano si è divertito a ripescare dal suo repertorio, che vanta circa novanta pezzi, quei brani che per lui meritano un riascolto o una nuova edizione, ed è così che è nato Monetine, un doppio cd su etichetta Sony Bmg, prodotto e realizzato dal suo storico produttore Enzo Miceli, da oggi in vendita anche in versione con dvd.
Monetine è anche il titolo del singolo che ha anticipato l'album nei giorni scorsi in radio (ascolta). Si tratta di una versione profondamente rinnovata nella musica e nel testo di Pozzo dei desideri (da Sig. Dapatas, 1999) che trova un'identità diversa e definitiva. Altri quattro brani, Dove sei, Idiota, L'uomo intero e La classifica, sono invece stati appositamente risuonati per l'occasione tra la Slovenia e lo studio Officine Meccaniche di Milano.
Nei due cd (Testa il primo, Croce il secondo) ci sono successi come Le cose in comune, L'uomo col megafono, Cohiba, Aria, Salirò e La Paranza accanto a brani come Il flamenco della doccia, Amore mio, Desaparecido, Sempre di domenica, Il mio nemico, Gino e l'alfetta. Sono 18 pezzi nel primo e 17 nel secondo cd, tutti in ordine cronologico. "Mi sono divertito molto - racconta Silvestri, soddisfatto del risultato - Non è stato solo un lavoro di bieco impacchettamento, la selezione è stata faticosa e inevitabilmente è stato sacrificato qualcosa ma è un racconto fedele della mia carriera, mi riconosco in questa raccolta,..alla prox..Ciao

domenica 11 maggio 2008

JOVANOTTI...apre il concerto

RIMINI (11 maggio) - Pubblico entusiasta per il concerto d'apertura del Safari tour 2008 di Jovanotti. Dopo due ore di sudore e ballo scatenato sul palco, Lorenzo ne ha ancora per i giornalisti che lo attorniano. e parla volentieri del suo nuovo spettacolo, di musica, politica e del nuovo singolo Safari con il video girato a Rio de Janeiro.
«Il suono ti deve stordire - dice il cantante 41enne dopo due ore di concerto seguito da un pubblico attentissimo al Al 105 Stadium di Rimini -. E' un modo per prevedere il futuro. In realtà è tutto un gioco, anche il finale del concerto dedicato a Modugno, dove usciamo sul palco tutti eleganti. Uno show faticoso, che comincia molto da rockstar: immagini dal camerino e poi si entra nella recita del rock'n roll. Con tanto di giacca elettrica che ho preso dal film Il cavaliere elettrico: sono led potentissimi. Mi sento come l'Uomo Ragno», ha aggiunto Lorenzo Cherubini.
Ad appludire Jovanotti sotto il palco c'era anche l'amico Valentino Rossi (con cui va in moto in fuoristrada), che ha potuto ascoltare Rimini di De Andrè. «Un testo straordinario, un capolavoro impressionante - spiega Jovanotti - . Ma il pezzo-chicca del concerto sarà ogni volta diverso. A Roma farò Lindberg di Fossati. Canterò in ogni città un pezzo che nessuno si aspetta. Cosi come ci sono delle immagini forti che scorrono sullo schermo alle mie spalle, come alcune fucilazioni. È una "raccolta" che abbiamo fatto attraverso YouTube: dato che abbiamo questo schermo molto definito, lo abbiamo usato come fonte di luce per ottenere un effetto-choc. Abbiamo fatto degli innesti potenti, ma minimalisti. Ho cercato di fare uno show per mettere in scena quello che mi piace». «Il mio - continua Lorenzo - è sempre un atto d'amore verso la musica che riesce ad armonizzare, ma attraverso la tecnologia. Per esempio il mio omaggio a Modugno: lui è il più grande di tutti. È stato la partenza della canzone d'autore italiana. Ma è tutta la musica che per me serve a dare segnali, a piantare alberi, si potrebbe dire».
Ma Jovanotti pensa ancora positivo? «Io stimo molto Veltroni; però è successo qualcosa e perciò non sono totalmente deluso di come è andata. Ha fatto un grande lavoro anche se non ha raccolto i risultati che si aspettava. Ma è giovane e potrà essere in futuro un ottimo capo del governo. Ma la musica non è né di destra né di sinistra. Mi fa piacere anche che Bondi mi apprezzi, lo dico sinceramente».
Infine i progetti per il futuro. «Voglio tornare a fare pezzi festaioli - rivela Jovanotti - ma ora il tempo è sospeso, quando sono in tour non riesco neanche a leggere un libro. Vorrei arrivare a fare uno show potente come Springsteen o gli U2. Ma anche avere il tour esaurito in prevendita va bene, è una libidine così come in passato è stato bello per me essere n.1 in classifica contemporaneamente in Israele e in Palestina. Ora uscirà il nuovo singolo Safari con il video girato a Rio de Janeiro, per me molto bello»....Ciao e alla prox!

venerdì 9 maggio 2008

Ancora il LIGA..con CD,DVD,e Stadi da riempire!

All'ascolto de "Il centro del mondo", il singolo che da oggi le radio cominciano a trasmettere. E' una ballatona rock che sale, il tema è quello del viaggio come metafora ("Portami dove mi devi portare/Africa Asia o nel primo locale"). Ma Corrado Rustici, che è il nuovo arrangiatore-produttore di Ligabue, ha overprodotto questi brani, caricandoli di suoni in modo esasperato. Il singolo futuro sarà "Il mio pensiero", un sogno malinconico e secondo me un poco più efficace, che il Liga così racconta: "E' la parte mia più sfigata, di rimpiangere quello che non ho invece che godere di quello che ho". Terzo inedito dell'album "Secondo tempo" è "Ho ancora la forza", la canzone che egli scrisse con Guccini, da lui incisa nel 2000.
Un Liga più pop-rock esce da questo disco di pezzi incisi fra il '97 e lo 05, più gli inediti, che sarà in vendita dal 30 maggio. Il 4-5 luglio andrà poi in tour, partendo dai due concerti a San Siro (il primo è esaurito).
Nell'incontro con Luciano Ligabue in Wea, egli ha parlato anche di un progetto all'Arena di Verona: "Saprete presto". Sembra siano 7 sere di concerti, in settembre.
E finalmente è stato affrontato il tema del suo rapporto con Vasco. Per la prima volta i due si confronteranno nella stessa stagione, negli stadi. Ora Vasco ha raddoppiato già quasi tutto, non è che sia elegante mettersi qui a contare.
Ma il mio amico Fegiz in conferenza ha tirato fuori la guerra di cifre scoppiata l'anno scorso per i concerti, e l'annoso problema della competizione: che riguarda più i team dei due artisti, che non loro in persona.
Liga è stato carino. Ha detto: "Ci siamo incontrati, con Vasco, poche volte, ma è sempre stato molto divertente. Lui è veramente una persona simpatica. L'ultima volta, ci siamo visti perché lui mi ha cercato per farmi firmare l'appello per la depenalizzazione delle droghe leggere".
"E' vero che facciamo molte cose uguali, ma ognuno fa la propria strada. La musica non è un gioco al massacro ma una opportunità che ha la gente. Io non scelgo fra Beatles e Stones, ho avuto bisogno di entrambi. Nella musica, la qualità del giudizio è più importante della quantità. Se poi le due cose coincidono, meglio,come dalle torto ha due mostri sacri della musica Italiana..non c'e' che dire direi..bene alla prox..mi attende il "SALONE DEL LIBRO"..Ciao!

giovedì 8 maggio 2008

RON...e il nuovo album collaborativo

L'amore in tutte le sue sfaccettature, ma anche l'amarezza nel nuovo album di Ron Quando sarò capace di amare, in uscita il prossimo 9 maggio. Un album che raccoglie il contributo di Mogol, Lucio Dalla, Alex Britti, Neffa e Renzo Zenobi. Il cantautore approfitta dell'uscita dell'album per parlare della propria preoccupazione riguardo la crisi del disco per risolvere la quale, a suo avviso, ci vorrebbe «un pugno di ferro».
Ecco perché Ron accoglie positivamente la posizione espressa nei confronti del cinema dal neo-sindaco di Roma Gianni Alemanno: «La nostra musica ha bisogno di un pugno molto forte - dice Ron -. Altro che fascista, Alemanno ha ragione. Gli artisti italiani non sono tutelati, non sappiamo come far ascoltare alla gente le nostre canzoni perché gli stranieri occupano il 99% degli spazi nelle radio. Se continua così diventiamo come la Polonia». Il guaio è che «siamo schiavi di un sistema che non ci permette di farci sentire - continua il cantautore -. Come molti colleghi, mi trovo in una situazione in cui non so come far ascoltare questo disco. La gente sente tantissimo la radio, ma nelle radio più importanti sono sempre gli stessi. Spero che arrivi una legge come quella francese che obblighi il 30% di musica straniera e il 70% di italiana». Altrimenti, Ron si dice anche disposto da andare di casa in casa a cantare le sue canzoni: «Secondo me - spiega - bisogna avvicinarsi di più alla gente».
Il nuovo album contiene, tra le altre, Evviva il grande amore, una canzone di Mogol che Ron incise nel lontano 1975: «Uscì in sordina, purtroppo, l'ho voluta riproporre. La registrai con un allora ancora sconosciuto Ivan Graziani che suonava la chitarra». Britti è poi protagonista di un assolo di chitarra blues in Stella che non splende, firmata da Kaballà; Lucio Dalla suona il clarinetto in Se vorrai, testo firmato da Neffa; Occhi ha un testo di Renzo Zenobi, mentre Sigillo del tuo cuore è liberamente ispirato al Cantico dei Cantici dal Vecchio Testamento. «Mi piace molto farmi aiutare e aiutare - dice Ron a proposito delle collaborazioni che molto spesso impreziosiscono i suoi album -. Quando si collabora ci guadagniamo tutti,come dargli torto!....Ciao!

Addio ai SIMPLY RED...Hucknall cambia pelle

Mick Hucknall come The Commitments. Molti ricorderanno il delizioso film che Alan Parker trasse nel '91 dal racconto di Roddy Doyle su un gruppo di squattrinati ragazzi di Dublino innamorati del R&B al punto di mettere su una band. Il loro dio è Wilson Pickett, che un giorno arriva in città per uno show. I ragazzi tentano invano di incontrarlo, di stringergli la mano, di guardarlo negli occhi. La limousine della star afroamericana si allontana nella notte...
A Mick, nato a Manchester quasi 48 anni fa ma di sangue irlandese, come testimoniano i suoi celebri boccoli rossi, è andata decisamente meglio. Dopo 25 di successi con i Simply Red, ormai ricco e padrone del suo destino, il "Rosso" dedica il primo album firmato solo col suo nome al cantante che, come Marvin e Aretha, riuscì a sottrarlo al punk nell'Inghilterra del '77: Bobby "Blue" Bland, carismatica voce blues emersa negli anni Cinquanta dal sulfureo alveo di Beale Street, a Memphis.
Robert Calvin Brooks, il vero nome di Bobby, oggi ha 78 anni e si diverte ancora a cantare ai festival, dopo essersi lasciato alle spalle più di 60 album, i tanti umili lavori sopportati mentre inseguiva BB King e Big Joe Turner e una vita da spezzacuori dal momento in cui il successo lo baciò nel 1957 con Farther Up The Road. Proprio il brano con cui si apre oggi il disco di Mick. Prima di pubblicare Tribute To Bobby, in uscita il 16 maggio, Hucknall vola in Tennessee nel novembre scorso per incontrare il suo idolo e riceverne il benestare (il faccia a faccia è documentato in un dvd allegato al disco). E la storia dei Simply Red arriva a una svolta.
"Questo è un progetto tutto mio - racconta Hucknall di passaggio a Roma -. E' l'inizio di una nuova carriera e di una nuova vita. Sentivo di dover cambiare rotta, di allontanarmi dai cliché dei Simply Red dopo 25 anni. Avverto l'energia che mi dà questo progetto e la asseconderò. I Simply Red, invece, saluteranno i loro fan con un tour mondiale tra 2009 e 2010. Glielo dobbiamo". Bobby "Blue" Bland suggella dunque la fine dei Simply Red. Perché proprio lui? "Ascoltai un suo disco per la prima volta nel 1977, all'Eric's Club di Liverpool. Era il momento del punk, ma io ascoltavo R&B, anche grazie a Roger Eagle, che poi fu nostro manager per un certo tempo. La voce di Bobby aveva un che di sofisticato, jazz... E poi quei testi, così carichi di dolore e tristezza, di amori tormentati. Mi ha influenzato ben prima che diventassi uno schiavo del successo".
Difficile immaginare il sorridente Mick Hucknall irretito da un repertorio intriso di oscura carica emozionale. "Ma anch'io ho i miei lati oscuri. Uno dei miei primi pezzi di successo, che composi e incisi con i Frantic Elevators prima di farlo con i Simply Red, era Holding Back The Years. Nel 1989 con la band rifacemmo anche If You Don't Know Me By Now di Harold Melvin & The Blue Notes. Oggi come allora ho messo in pratica il suggerimento di Hey Jude dei Beatles: take a sad song and make it better...".
Prendi una canzone triste e rendila migliore. Ma come? "In Tribute To Bobby ho tentato di fare mie le atmosfere dei 60's, un periodo magico per la musica. Con grande rispetto ma contestualizzandole al nostro tempo. Che per la musica è un tempo difficile. La cultura musicale è in decadenza, dove sono i Beatles e i Rolling Stones di oggi? La musica è frammentata, compressa, preda di una mercificazione senza anima. Un progetto come Tribute To Bobby è stato possibile solo perché mi sono allontanato dalle major".
Un progetto per il quale Mick chiede e ottiene un confronto con Bobby a lavoro ultimato. "Non nascondo che ero preoccupato dal suo parere. Siamo entrambi di umili origini. Io giovane povero a Manchester, lui nero nel Tennessee, entrambi spazzatura. Ma altro ci divide: l'età, il colore della pelle. Temevo il suo giudizio. Ho aspettato anni prima di sentirmi in grado di cantare le sue canzoni, la mia voce doveva maturare. Quando Bobby è entrato nella mia stanza all'Hotel Peabody, nel centro di Memphis, mi ha salutato subito con una battuta: 'Il tuo fraseggio è buono. Non come il mio, ma hai fatto un lavoro dannatamente buono'. Così mi sono rilassato. Ma il complimento più bello Bobby me lo ha fatto quando mi ha rivelato che era la prima volta che ascoltava qualcuno cantare senza cercare di imitarlo. E gli era piaciuto!"
E se a Bobby non fosse piaciuto? Mick avrebbe pubblicato lo stesso il disco che può cambiare il suo futuro? "In effetti non ho mai ragionato su questa eventualità. Credo che le cose non succedano a caso. Ho voluto rendere omaggio al meno noto dei miei miti, ho creduto in questa idea e ho sempre coltivato la speranza che a Bobby piacesse. E con questa speranza sono andato fino in America per fargli sentire il risultato. Sentivo che era la strada giusta per iniziare il mio percorso senza i Simply Red".
Rassicurato da Bobby "Blue" Bland, il "nuovo" Mick Hucknall, senza i Simply Red, si presenterà la prossima estate con un tour che toccherà l'Italia in quattro occasioni a luglio: 19 Aosta, 20 Brescia, 22 Roma e 23 Lucca. Che concerto sarà? "Introdotto da un documentario sulla vita di Bobby, il filmato allegato al CD. Contiene contributi di Van Morrison e BB King. Il concerto poi prosegue con i brani dell'album e con qualche sorpresa, tre o quattro canzoni in linea, tra cui una di King Curtis. A Montreux duetterò con Quincy Jones, che figurerà in una versione più ampia del documentario su Bobby".Bene io sono cresciuto con i SIMPLY...e devo dire che fa tristezza che anche la loro band si sciolga,...ma come si dice anche i bei matrimoni finisco..e il loro e stato uno dei piu' grandiosi..complimenti alla carriera..e sicuramente da solisti saranno grandi ugualmente...buon sangue non mente mai...alla prox....Ciao!

mercoledì 7 maggio 2008

Il 10 maggio parte "SAFARI"...di Lorenzo..JOVANOTTI

Il 10 maggio partirà da Rimini il Safari Tour di Lorenzo «Jovanotti». Safari si sta rivelando l’album dell’anno, si avvia verso il quinto disco di platino, e il tour sarà un grande abbraccio di gratitudine verso il pubblico che sta premiando questo lavoro con un successo senza precedenti. Si prevede il tutto esaurito in tutti concerti e sono ancora pochissimi i biglietti disponibili.
Il nuovo show di Lorenzo si annuncia come il concerto più tecnologico e allo stesso tempo più «biologico» mai entrato in un palasport italiano. Si tratta di una grande produzione non solo per i mezzi utilizzati ma anche per l’investimento in creatività.
Safari Tour viene definito dagli organizzatori come «un viaggio nelle emozioni attraverso i sensi, una vera e propria macchina per visualizzare i sogni». Il «pop avventuroso» di Lorenzo va in scena con un allestimento di grande impatto emotivo ma a zero emissioni.
Grazie a un accordo tra Trident Management ed Enel, quest’ultima si impegna a calcolare la cifra di Co2 prodotta da ogni concerto (elettricità, gas di scarico dei mezzi utilizzati per gli spostamenti del materiale e anche per i mezzi utilizzati dal pubblico per raggiungere il palasport), per poi finanziare progetti di riforestazione nella provincia dove c’è stato l’evento in quantità sufficiente da pareggiare il conto con l’atmosfera del pianeta.Un grazie a Lorenzo per salvaguardare anche l'ambiente visto che sempre gli artisti e addetti hai lavori si premuniscono di farlo..non come altri..bene appuntamento alla prox....Ciao!!!

martedì 6 maggio 2008

IL POETA

Scrivi scrivi,
scrivi per chi ha perso la voglia di scrivere,
scrivi per chi non ha inchiostro,
per chi non ha carta,
scrivi per chi non ha parole
o semplicemente per chi
ha perso la facoltà di esprimerle...
Scrivi scrivi,
scrivi per chi non ha anima,
per chi non ha cuore,
per chi non ha mente
o mano per poterlo fare...
Scrivi scrivi,
scrivi per emozionare,
per chi non ha il coraggio
di mettere la sua anima su bianco,
scrivi per aiutare
per chi non ha il coraggio
di chiedere una mano...
Scrivi scrivi,
scrivi soltanto per il piacere
di scrivere e vedrai che molti
beneficeranno della tua passione...

La NANNINI si firma con un nuovo video.."MOSCA CIECA"

Una firma d’autore per il nuovo video di Gianna Nannini «Mosca cieca», in programmazione da oggi sui più importanti canali musicali. Il video, girato a Praga, è diretto da Tim Pope, tra i più importanti e famosi videomaker pop (Cure, Style Council, Iggy Pop, David Bowie, Queen, Pretenders) e regista di film come «Il corvo 2» (The Crow: city of angels).
«Ho sentito parlare di Gianna per la prima volta dal mio amico Dave Allen (anche produttore di Gianna) che, come me, aveva lavorato insieme ai Cure - spiega Tim Pope - Quando sono arrivato a Milano per conoscerla, mi è piaciuta dal primo istante, ha un’energia come la mia: positiva, scatenata, dinamica. In poche parole, è stato un incontro di menti e di energie. Il nostro lavoro è stato sia creativo che collaborativo, proprio come piace a me. Con il video “Mosca Cieca”, volevo catturare Gianna e metterla su pellicola cogliendo la sua energia e penso di esserci riuscito. Lei ha letteralmente per le strade di Praga, indossando una benda negli occhi e cantando la canzone, senza mai lamentarsi, neanche quando è scivolata e si è fatta male alla gamba. Era una prova difficile e perciò credo che il video catturi anche l’ “artista impegnato” che lei è. Spero di poter lavorare di nuovo insieme a Gianna e abbiamo già iniziato a parlare di un pò di altre cose, perciò teneteci d’occhio!»
Nel video la Nannini sceglie di bendarsi, correre e vivere a mosca cieca, inseguita, e a sua volta all’inseguimento, per le strade della capitale ceca, alla ricerca di un incontro che solo alla fine sarà sorprendentemente risolutivo. L’atmosfera del video richiama quella di un sogno, l’ambientazione è priva di automobili o oggetti reali, la Nannini sembra correre in un labirinto di strade e vicoli. Un video particolare per un brano dalle atmosfere rock il cui testo ha un ruolo estremamente importante con un’alternanza tra termini forti e il ricorso a giochi di parole con il ritmo frenetico delle immagini che segue quello della musica della rocker senese.

lunedì 5 maggio 2008

ESSENZA

Frani in me come sassi spinti giù dalla burrasca,
nevica nel mio essere,
ma non con quella felicità che ci si aspetta,
sei impervia e violenta come vento al largo.
S'infrange su di me il tuo scirocco,
caldo e impetuoso mi modella,
come dune di sabbia...
immagina,
tu mobiliti tutti quei minuscoli granelli
con la tua caparbietà.
Nel deserto tutto è mutevole
spinto dalla forza invisibile,
quanto vorrei affidargli le mie parole
così riuscirei a sussurartele,
dolcemente come un soffio,
e ti vedrei sporca di quella sabbia,
infetta dal mio morbo che per te non trova cura.
Invocherei,
come antichi sciamani, demoni e entità
per riempirti di magia e affascinarti,
tormentato dal tuo sapore,
i miei sensi vagano
senza pace,
impregnati del tuo odore.
Ho saputo raccogliere la tua essenza
e ora la conservo,
conservo il tuo odore
in ancestrali ampolle,
figlie dell'alchimia,
pronte a essere usate nella malinconia.

domenica 4 maggio 2008

REALTA'

Dolce senza amaro
Triste senza felice
Difficile senza facile
Paradiso senza inferno
Bianco senza nero
Passione senza ostilità
Bello senza brutto
Malinconia senza gioia
Silenzio senza rumore
Opposto senza simile
Amore senza odio
Sono tutte cose impossibili
Perché tutto ha bisogno
Della propria metà
Per essere vero.

Dietrofront "RADIOHEAD"

Chi li capisce è bravo. I Radiohead si confermano una delle band più stravaganti e originali in circolazione. In autunno rovesciano il mondo dell'industria discografica tradizionale offrendo il loro album in anteprima su Internet e lasciando che sia il pubblico a deciderne il prezzo. In primavera fanno marcia indietro, definendo quell'operazione come la "risposta a una situazione particolare", che "non avrebbe senso" ripetere.
Parole del leader Thom Yorke, riportate da The Hollywood Reporter. Parole che sono ennesima testimonianza della natura problematica e altamente imprevedibile della band inglese (e del suo leader). Da un lato il gruppo prosegue in una massiccia campagna promozionale online (un social network privato, tonnellate di video e widget distribuiti sul Web e un concorso di remix che ha spinto più di 2000 fan e dj a mettere mano alla canzone Nude). Insomma, la natura avanguardistica e altamente high tech del gruppo rimangono al di sopra di ogni sospetto.
Dall'altro lato, però, dichiarazioni come quelle di Thom Yorke contribuiscono a raffreddare un po' gli animi: non tanto dei fan della band, quanto di chi li aveva considerati un po' i paladini delle nuove frontiere della distribuzione musicale. Tradotte, le frasi del cantante potrebbero facilmente suonare così: "abbiamo azzeccato un'ottima campagna promozionale, siamo soddisfatti del risultato, sappiamo che in futuro non avremo più la possibilità di ottenere un simile battage pubblicitario e quindi figurati se torneremo ad essere così generosi e a regalare la nostra musica" (più o meno è la lettura che ha dato Andrew Orlowski di The Register in un articolo forse un po' cinico, ma con significativi riscontri con la realtà).
Può anche darsi che le recenti uscite di Yorke e compagni facciano parte di un desiderio più generale di de-potenziamento. Il leader della band non ha mai amato il ruolo di pioniere, guida o salvatore della patria. A differenza di altri colleghi più famosi, ha sempre preferito stare alla larga da riflettori che non fossero quelli del palcoscenico. Alla fine del 2007, nei giorni successivi alla distribuzione di In Rainbows, i Radiohead sono stati indicati da chiunque come i Mosè che avrebbero portato l'industria musicale verso una nuova Terra Promessa. Ancora oggi il 99% delle interviste che li riguardano sono legate al Web e al futuro della musica. Magari la band si è stufata di un certo tipo di domande e in vista dell'imminente tour mondiale sta cercando di rimuovere l'argomento Internet. Anche in modo piuttosto brusco,quando la stravaganza e nella natura e cosi'...alla prox!

venerdì 2 maggio 2008

IL GIORNO e la NOTTE

Dalla stradina antica, a mare,
nello scurir dell'imbrunire,
un piccolo golfo m'appare,
pria che nebbia inizi a salire.

Spinge l'onde un furioso vento:
su neri scogli s'abbattono,
con ria schiuma da far spavento
e stanche, e vinte, s'infrangono.

Scuro, silente, l'austero monte
s'oppone, v'è più indifferente,
a cupe nubi già di fronte,
ché n'è colmo il cielo rasente.

E presto la luce s'attenua,
l'aria oscura si fa trascinante,
e presto il freddo s'accentua.
Al riparo incauto viandante!

Addio giorno! La notte scende.
T'ho speso per ciò ch'ho dovuto,
gelido un brivido mi prende,
t'ho speso per il non voluto.

Mi volto: che bello vederti!
L'anima mia non è più mesta:
più grande è la gioia d'averti,
nell'irosa notte in tempesta.

giovedì 1 maggio 2008

Bye Bye Rock City

TORINO
La vita materiale dei locali notturni in genere è labile: può durare il tempo di alcune stagioni, ma solo in casi eccezionali copre interi decenni e anche in quei casi prima o poi arriva la parola «fine». Succede così che dopo 18 anni di attività chiude lo storico Rock City in corso Dante 19/a, uno dei punti nevralgici della movida notturna torinese e questa sera celebrerà la sua festa d'addio.
Nato nel ‘90 per volontà di Stefano Cavallero per dare sfogo serale ai clienti della palestra adiacente, ha segnato un’epoca esattamente come l’altro grande scomparso ovvero lo Studio 2 di via Nizza. In origine era uno spazio concepito come un salotto dai toni dichiaratamente pomposi con stucchi dorati, specchi e divani leopardati: per quel periodo si trattava di un’autentica rivelazione che non tardò ad attirare la cosiddetta «bella gente».
Qui sono cresciute generazioni di organizzatori e pierre come Piccardo, Moretto, Forneris e Savasta. Tra questi è Gianluigi Marino quello che descrive meglio il popolo del «Rocco»: «C’era chi diceva "ragazzi, prendiamo il tavolo e le bottiglie, ma poi alle 6 andiamo tutti da Giancarlo ai Murazzi", chi Porsche a 18 anni, chi Panda a 30 che tanto non te la rubano. Chi etero, chi omo, chi indeciso. Chi Rolex, chi Swatch, chi non lo porto che fa tendenza. Chi Camperos, chi Nike Silver, chi tacco 12, chi tubino bianco, chi t-shirt stretta e chi polo slabbrata».
Si sono alternate nel tempo diverse gestioni. Sotto quella di Alfonso Cuozzo sono arrivate le serate più alternative come i party trasgressivi di Vanity o il martedì sera, organizzato da Monica Angeli, dove stazionavano immancabilmente i calciatori, gli attori di Cento Vetrine o personaggi di fama come lo stilista Carlo Pignatelli. Nel ‘99 è stata la volta di Marco Bossi, l'ultimo titolare che tenta un breve amarcord: «Quando sono arrivato, ho aggiunto al club un’altra arcata, raddoppiando le sue dimensioni. I primi anni sono stati davvero strepitosi ed è continuata la tradizione dei grandi eventi e delle stelle nazionali e internazionali del mixer. Eventi che hanno avuto anche risvolti comici. Per esempio mi ricordo la volta in cui Piccardo organizzò una serata per la stagione estiva, facendo migliaia di prevendite per un mega party in piscina. Quando poi la gente arrivò al locale, trovò sì la piscina. Peccato che fosse una piscina gonfiabile di un metro per un metro».
Tanti i dj's locali che si sono alternati alla consolle: Moreno Pezzolato, Lorenzo LSP o Ricky Martini che ha letteralmente fatto la storia del Rock City. «Per molti anni - racconta Martini - ho suonato nelle serate di punta del club. Prima nel mercoledì, poi al sabato. È stata una stagione ruggente in cui soprattutto l’organizzazione Vanity ha portato cose mai viste come il circo e coreografie spettacolari irripetibili. Ne ho viste tante, compresa una ragazza ubriaca che cadendo sulla consolle l’ha messa completamente fuori uso». Ma perché chiude il Rock City? «Il locale chiude - prosegue Bossi - perché questa diventerà una zona residenziale. Qui sopra sarà costruita una palazzina di alloggi. Il cantiere aprirà nel 2009 e tutta la zona industriale qui intorno verrà demolita».
Per questo «Bye Bye Rock City» è il titolo con cui questa sera lo storico locale chiuderà definitivamente il suo corso, facendo suonare per l’ultima volta il suo potente impianto. Per l’occasione verrà impacchettato da una serie di teli bianchi retro-proiettabili che faranno un tutt’uno con lo stabilimento a fianco, nascondendo il dehors a cui si potrà accedere solo attraverso un tunnel nero. Durante la notte faranno girare i dischi tutti i dj’s che sono passati qui dentro e la formula sarà open bar con ingresso su lista dalle ore 23.
La chiosa finale spetta d’obbligo a Marco Bossi. «Per me Rock City - conclude il titolare - ha significato il lavoro più bello della mia vita, ma anche tanta fatica perché oggi più che mai il concetto di discoteca e divertimento notturno va completamente re-inventato. È un mestiere che ha una sua utilità sociale e che è fatto in gran parte da persone perbene,chi invece come me cioe' me medesimo rimarra' un bel ricordo di vita questo club che nato nel 90' ha fatto storia sia per me che per Torino..e scomparendo,va ha far compagnia hai grandi Club di Torino in pensione rimasti nella storia ovvero il The Big club...Charleston(poi Pigalle),e lo Studio2..un grazie davvero dal popolo della mia generazione per questi club!!Ciao