giovedì 8 maggio 2008

Addio ai SIMPLY RED...Hucknall cambia pelle

Mick Hucknall come The Commitments. Molti ricorderanno il delizioso film che Alan Parker trasse nel '91 dal racconto di Roddy Doyle su un gruppo di squattrinati ragazzi di Dublino innamorati del R&B al punto di mettere su una band. Il loro dio è Wilson Pickett, che un giorno arriva in città per uno show. I ragazzi tentano invano di incontrarlo, di stringergli la mano, di guardarlo negli occhi. La limousine della star afroamericana si allontana nella notte...
A Mick, nato a Manchester quasi 48 anni fa ma di sangue irlandese, come testimoniano i suoi celebri boccoli rossi, è andata decisamente meglio. Dopo 25 di successi con i Simply Red, ormai ricco e padrone del suo destino, il "Rosso" dedica il primo album firmato solo col suo nome al cantante che, come Marvin e Aretha, riuscì a sottrarlo al punk nell'Inghilterra del '77: Bobby "Blue" Bland, carismatica voce blues emersa negli anni Cinquanta dal sulfureo alveo di Beale Street, a Memphis.
Robert Calvin Brooks, il vero nome di Bobby, oggi ha 78 anni e si diverte ancora a cantare ai festival, dopo essersi lasciato alle spalle più di 60 album, i tanti umili lavori sopportati mentre inseguiva BB King e Big Joe Turner e una vita da spezzacuori dal momento in cui il successo lo baciò nel 1957 con Farther Up The Road. Proprio il brano con cui si apre oggi il disco di Mick. Prima di pubblicare Tribute To Bobby, in uscita il 16 maggio, Hucknall vola in Tennessee nel novembre scorso per incontrare il suo idolo e riceverne il benestare (il faccia a faccia è documentato in un dvd allegato al disco). E la storia dei Simply Red arriva a una svolta.
"Questo è un progetto tutto mio - racconta Hucknall di passaggio a Roma -. E' l'inizio di una nuova carriera e di una nuova vita. Sentivo di dover cambiare rotta, di allontanarmi dai cliché dei Simply Red dopo 25 anni. Avverto l'energia che mi dà questo progetto e la asseconderò. I Simply Red, invece, saluteranno i loro fan con un tour mondiale tra 2009 e 2010. Glielo dobbiamo". Bobby "Blue" Bland suggella dunque la fine dei Simply Red. Perché proprio lui? "Ascoltai un suo disco per la prima volta nel 1977, all'Eric's Club di Liverpool. Era il momento del punk, ma io ascoltavo R&B, anche grazie a Roger Eagle, che poi fu nostro manager per un certo tempo. La voce di Bobby aveva un che di sofisticato, jazz... E poi quei testi, così carichi di dolore e tristezza, di amori tormentati. Mi ha influenzato ben prima che diventassi uno schiavo del successo".
Difficile immaginare il sorridente Mick Hucknall irretito da un repertorio intriso di oscura carica emozionale. "Ma anch'io ho i miei lati oscuri. Uno dei miei primi pezzi di successo, che composi e incisi con i Frantic Elevators prima di farlo con i Simply Red, era Holding Back The Years. Nel 1989 con la band rifacemmo anche If You Don't Know Me By Now di Harold Melvin & The Blue Notes. Oggi come allora ho messo in pratica il suggerimento di Hey Jude dei Beatles: take a sad song and make it better...".
Prendi una canzone triste e rendila migliore. Ma come? "In Tribute To Bobby ho tentato di fare mie le atmosfere dei 60's, un periodo magico per la musica. Con grande rispetto ma contestualizzandole al nostro tempo. Che per la musica è un tempo difficile. La cultura musicale è in decadenza, dove sono i Beatles e i Rolling Stones di oggi? La musica è frammentata, compressa, preda di una mercificazione senza anima. Un progetto come Tribute To Bobby è stato possibile solo perché mi sono allontanato dalle major".
Un progetto per il quale Mick chiede e ottiene un confronto con Bobby a lavoro ultimato. "Non nascondo che ero preoccupato dal suo parere. Siamo entrambi di umili origini. Io giovane povero a Manchester, lui nero nel Tennessee, entrambi spazzatura. Ma altro ci divide: l'età, il colore della pelle. Temevo il suo giudizio. Ho aspettato anni prima di sentirmi in grado di cantare le sue canzoni, la mia voce doveva maturare. Quando Bobby è entrato nella mia stanza all'Hotel Peabody, nel centro di Memphis, mi ha salutato subito con una battuta: 'Il tuo fraseggio è buono. Non come il mio, ma hai fatto un lavoro dannatamente buono'. Così mi sono rilassato. Ma il complimento più bello Bobby me lo ha fatto quando mi ha rivelato che era la prima volta che ascoltava qualcuno cantare senza cercare di imitarlo. E gli era piaciuto!"
E se a Bobby non fosse piaciuto? Mick avrebbe pubblicato lo stesso il disco che può cambiare il suo futuro? "In effetti non ho mai ragionato su questa eventualità. Credo che le cose non succedano a caso. Ho voluto rendere omaggio al meno noto dei miei miti, ho creduto in questa idea e ho sempre coltivato la speranza che a Bobby piacesse. E con questa speranza sono andato fino in America per fargli sentire il risultato. Sentivo che era la strada giusta per iniziare il mio percorso senza i Simply Red".
Rassicurato da Bobby "Blue" Bland, il "nuovo" Mick Hucknall, senza i Simply Red, si presenterà la prossima estate con un tour che toccherà l'Italia in quattro occasioni a luglio: 19 Aosta, 20 Brescia, 22 Roma e 23 Lucca. Che concerto sarà? "Introdotto da un documentario sulla vita di Bobby, il filmato allegato al CD. Contiene contributi di Van Morrison e BB King. Il concerto poi prosegue con i brani dell'album e con qualche sorpresa, tre o quattro canzoni in linea, tra cui una di King Curtis. A Montreux duetterò con Quincy Jones, che figurerà in una versione più ampia del documentario su Bobby".Bene io sono cresciuto con i SIMPLY...e devo dire che fa tristezza che anche la loro band si sciolga,...ma come si dice anche i bei matrimoni finisco..e il loro e stato uno dei piu' grandiosi..complimenti alla carriera..e sicuramente da solisti saranno grandi ugualmente...buon sangue non mente mai...alla prox....Ciao!

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