martedì 23 settembre 2008

Mercato Digitale

Il mercato musicale digitale legale sarà pure ricco di offerte e servizi, come ripete quotidianamente la Fimi, ma fino a ieri l'utente italiano non aveva a disposizione un negozio dove acquistare le canzoni degli artisti di area major nel formato prediletto su Internet: l'MP3. C'era il possente iTunes, con i suoi file in .AAC da scaricare e trasferire direttamente sull'iPod, e c'era la numerosa ma anche un po' sfortunata galassia dei negozi che vendono brani in formato .WMA. In entrambi i casi, quasi sempre con limitazioni DRM accluse. Di MP3, neanche l'ombra.
Oggi qualcosa è cambiato. Nell'attesa che Amazon riesca a lanciare anche nel Vecchio Continente il suo ricchissimo negozio musicale (si parla di un'apertura in UK nel giro di qualche settimana, ma le trattative non devono essere facili), il ruolo di pioniere continentale nella vendita di MP3 viene ufficialmente affidato a 7Digital, un negozio inglese che - zitto zitto - è riuscito a ottenere il via libera delle quattro major per vendere brani in MP3 in otto paesi diversi. E tra questi paesi, al fianco di Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Germania, Austria, Spagna e Portogallo, c'è anche l'Italia.
Quali e quanti artisti si trovano sul sito? Le cifre ufficiali sono intorno ai quattro milioni di brani, un po' più della metà rispetto a quelli di iTunes. Una rapida ricerca conferma la varietà di un catalogo piuttosto solido, anche se macchiato ancora da alcune lacune, spesso caratterizzate da curiosi connotati locali. Cercando Ligabue, per esempio, sulla versione italiana di 7Digital non si trova nulla, mentre su quella inglese ci sono tutti i suoi album, live compresi. I soliti misteri del diritto d'autore e delle licenze differenti da paese a paese.
Proprio il fatto che in Gran Bretagna 7Digital sia una realtà già rodata da diversi anni fa sì che al sito italiano manchino ancora alcune voci e alcuni servizi rispetto alla casa madre. L'homepage per esempio è piuttosto scarna, le offerte speciali (se ci sono) sono nascoste, mentre è già disponibile un'interessante opzione: un widget che ti permette di proporre sul tuo sito, MySpace o blog personale un po' di musica in streaming. Il comprensibile e giusto pedaggio pagato al Web 2.0.
I prezzi, infine, oscillano intorno ai 9,99 euro standard del mercato: qualcosa costa un po' meno (9,49€), qualcosa un po' di più (10,99€). Si paga con carta di credito e Paypal (esiste anche un'interessante opzione via sms, che però io non sono riuscito a far funzionare). Pur non essendo ancora chiaro il futuro del mercato musicale legale su Internet e il ruolo degli MP3 in esso (pochi giorni fa, il boss di Warner Music Edgar Bronfman Jr. ha dichiarato che il passaggio dai brani protetti da DRM agli MP3 non ha prodotto per ora risultati significativi), l'apertura di 7Digital rappresenta comunque una buona notizia per gli utenti italiani. Non è solo un'alternativa legale in più, ma è un servizio basato su quel formato che oggi la stragrande maggioranza di loro utilizza sul pc, sugli iPod, sui telefonini o su qualsiasi altra marca e modello di dispositivo portatile.

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