domenica 19 ottobre 2008

Il film"ALBAKIARA", FAVOLA NERA CHE TURBO' VASCO


Gli amanti di Vasco Rossi hanno un motivo in piu' per andare a vedere "Albakiara", il film di Stefano Salvati in uscita il prossimo 24 ottobre, la cui colonna sonora e' costituita da alcune delle piu' note canzoni del rocker di Zocca. Per la prima volta il grande pubblico potra' ascoltare la versione originale di "Albachiara", scritta alla fine degli anni '70, in cui compare un preludio musicale di un minuto e mezzo suonato al piano da Gaetano Curreri. Quel brano, recuperato dallo stesso Curreri e da Frank Nemola, che hanno curato le musiche del film, era contenuto in un nastro amatoriale e durava circa cinque minuti. Quella versione non venne mai registrata perche', per volonta' dell'allora discografico di Vasco Rossi, venne tagliata e ridotta al minutaggio canonico che probabilmente ne ha decretato il successo. Ora la vecchia "Albachiara" vede la luce e gli appassionati potranno godersi una "chicca". Il tema suonato da Curreri, inoltre, ribattezzato dal regista 'tema di Esmeralda', descrive i momenti onirici del film in cui compare la sorella-coscienza della protagonista."Quando Vasco Rossi ha letto le prime dieci pagine del soggetto di 'Albakiara' e' rimasto sconvolto, profondamente turbato dalla realta' giovanile che ho raccontato e che e' quella vera che ho registrato intervistando oltre 800 ragazzi di medie e licei di Modena e Bologna". Cosi' Stefano Salvati, autore e regista di "Albakiara", racconta il primo approccio del cantante, autore di tutte le canzoni del film, col soggetto scritto da Salvati. "Senza Vasco, che compare anche in veste di produttore, non sarebbe mai stato realizzato "Albakiara" - racconta il regista -. Il titolo stesso, con la 'k', sta a significare che racconto il personaggio cantato da Vasco in chiave moderna: quella ragazzina degli anni '70 era ingenua, romantica, dolce e la sua trasgressione era sfiorarsi di nascosto. Quella mia e' una ragazza del terzo millennio, che ne fa di tutti i colori, dalle orge alla droga, ma conserva sempre elementi di profonda ingenuita' della sua eta'".
Il film, che pare sia piaciuto moltissimo a Vasco Rossi, e' una favola nera e racconta la storia di Chiara (Laura Gigante) innamorata di un dj che gestisce un sito porno (Davide Rossi), che viene coinvolta in una storia di droga che ha per protagonisti un poliziotto corrotto (Raz Degan) e tre piccoli malavitosi (Alessandro Haber, Dario Bandiera e Fabrizio Sabatucci). Un noir scritto da Stefano Salvati insieme a Carlo Lucarelli, in cui i ragazzi sono tutti tossicodipendenti, in cui nella scuola tutti si drogano e il bidello fa lo spacciatore, in cui i teen-ager vivono il sesso in maniera estrema (gare di performance erotiche, esibizioni orgiastiche on line, ecc.), in cui i genitori sono totalmente assenti e i ragazzi(ni) sono liberi di fare cio' che vogliono e di vivere una vita dissoluta e fatta di cliche' maledetti: droga, musica a tutto volume, sesso sfrenato e le canzoni di Vasco Rossi.
La descrizione di un mondo giovanile praticamente del tutto popolato da drogati e libertini, in cui la violenza e' assoluta, gratuita ed estrema (nel film muoiono tutti di morte violenta), non corrisponde alla realta' malgrado l'idea abbia origine da una serie di interviste a ragazzini, tutti figli di genitori separati, abitanti in una parte ricca e 'godereccia' dell'Italia. "La mia e' una provocazione - ammette il regista -. E' ovvio che non sono tutti cosi' i giovani. Io ho voluto raccontare uno spaccato reale della vita che spesso non si vuole vedere. Il mio film e' una favola nera che si contrappone alla favola buona di Moccia o di 'Notte prima degli esami'. La generazione che racconto e' comunque molto piu' vicina alla realta', anche se ho esagerato alcuni aspetti".

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