martedì 28 ottobre 2008

Il nuovo di "LUCIO DALLA"..cd..dvd


Sedotto dalla gente, ma non dalla politica; con gli occhi sbarrati davanti alla potenza dell’arte e chiusi di fronte a qualsiasi atto di violenza fisica o psicologica; uomo del Nord che ama di più il Sud. È il Dalla che emerge dalla triplice opera in cofanetto che include un libro, un cd e un dvd legati dal titolo «Gli occhi di Lucio», edito da Bompiani e in uscita mercoledì prossimo.
Cosa amano guardare, penetrare “Gli occhi di Lucio” oggi? «La mia vista è catturata soprattutto dall’arte, da quando sono stato colpito da giovane dalla potenza dell’espressionismo -risponde Dalla- Ho un vivo interesse per tutte le forme artistiche. E poi sono sedotto dalla gente, anche nelle forme più dolorose che ci arrivano dalle immagini in tv e sui giornali». E cosa, invece, fuggono, evitano di incrociare, preferendo chiudersi? «Rifuggo dalle scene di violenza, in tutte le forme si manifesti, da quella fisica a quella psicologica a quella pericolosamente seduttiva dell’insegnamento. Ma non mi giro dall’altra parte: l’affronto e la combatto, con le mie armi».
Uomo del Nord, Lucio Dalla, attaccatissimo alla sua Bologna. Eppure afferma: «Preferisco il Sud al Nord, amo la Puglia e la Sicilia: lì si vive meglio e sono sicuro che se gli italiani conoscessero davvero bene quei posti, il 90% di loro preferirebbe vivere lì». Un settentrionale che ama il meridione non è un italiano “in via di estinzione”? «Oggi gli italiani sono fomentati da fenomeni di violenza intellettuale volta a dividerli -accusa- perchè la divisione è storicamente sempre stata funzionale al potere, ha sempre fatto comodo per fornire facili alibi».
Del resto, «le bugie sono sempre un collante fondamentale per la società -afferma Dalla- La menzogna, specie quella politica, è orribile. Ma la bugia ha una sua sacralità. Basti pensare alla famiglia: non si distrugge mai per una bugia, che anzi la salva, ma per il disvelamento di una verità. E allora amo le bugie autentiche degli uomini, ma odio quelle artefatte dei politici».
A cena, meglio con Walter o con Silvio? «A cena andrei molto volentieri sia con Veltroni che con Berlusconi, anche perchè non mi piace mangiare e quindi avrei molto tempo per conversare. Ma se devo scegliere -confessa Lucio- meglio a cena con il Cavaliere perchè prima di definirlo come un nemico va studiato, va conosciuto, va capito. Però, non va votato!».
Il libro «Gli occhi di Lucio» è diviso in tre sezioni: la prima («Io, la luna, la terra e il vento») dedicata alla natura e al rapporto con gli elementi; la seconda («Quasi un’autobiografia») che contiene testi con una connotazione più spiccatamente personale; la terza («Pensando Cellini») composta da scritti sull’artista nel quale Dalla vede rispecchiato il suo anticonformismo. Il tutto illustrato dagli scatti di Marco Alemanno, fra immagini artistiche e ritratti del cantautore bolognese.
Il cd contiene cinque brani in versioni musicali inedite: «Tu come eri», «Anidride solforosa» su testo di Roberto Roversi -che Dalla definisce «il mio Maestro»-, «Le rondini», «Principessa» e «Malafemmina», entrambe con le parole del principe Antonio De Curtis, in arte Totò, che dell’ultima curò anche la musica. Quanto al dvd, presenta contributi filmati tutti inediti, tra cui il video di «I.N.R.I.» interamente girato in Irlanda, che al momento della sua uscita fece molto discutere creando non pochi equivoci sull’appartenenza o l’adesione di Lucio Dalla all’Opus Dei.
«La casualità è l’elemento di cui veramente fidarsi -è la raccomandazione finale dell’artista- Il caso ha sciolto molti miei dubbi, mi ha dato l’input per seguirlo a occhi chiusi e alla fine mi ha fatto paradossalmente scoprire che nella vita, se ci si fa trasportare dalla casualità, non vi è nulla di casuale e nulla accade per caso...».

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