martedì 30 dicembre 2008

Aspettando il nuovo SANREMO...

Ancora una volta Sanremo si presenta con un paradosso: un cast di ospiti per le proposte con alcuni di quei nomi che da anni venivano invocati per sostenerne la qualità. Così, in veste di tutor, ci saranno Pino Daniele, Zucchero, che insieme a Maurizio Vandelli, Dodi Battaglia e Fio Zanotti, accompagnerà sua figlia Irene, Lucio Dalla, Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni, Gino Paoli, Massimo Ranieri e perfino Burt Bacharach, una presenza che non può che nobilitare il Festival.
In realtà questa è una scelta che serve, da una parte, a garantire gli ascolti della serata più debole, la finale dei giovani, dall'altra dimostra come questa sia un'edizione che punta tutto sull'ascolto, dopo il flop dell'anno scorso. Anche il meccanismo di voto, che comprenderà una giuria in sala e quindi l'eliminazione in diretta dei cantanti, va incontro ai meccanismi dei più noti format televisivi. E probabilmente con la voglia di trasformare anche questo in uno show spiega il ripescaggio di artisti come Iva Zanicchi, Alexia, Albano, I gemelli diversi, Dolcenera, che ha già alle spalle un'esperienza nel reality. Sul piano artistico il progetto più sorprendente è quello di Pupo, che dopo aver trovato una seconda vita artistica in tv, ha spiazzato tutti mettendo in piedi un trio con Youssou 'n'dour, voce simbolo dell'Africa, e Paolo Belli. Il tutto con la benedizione della Nazionale cantanti.
La presenza sicuramente più sorprendente è quella di Sal da Vinci, artista che avrebbe dovuto essere tra le proposte. Sul piano dell'attenzione alla contemporaneità sono un buon segnale gli Afterhours (ma come andrà a finire con le giurie popolari?), una delle band migliori del rock italiano, Tricarico, che dopo la partecipazione dell'anno scorso ha trovato una popolarità nuova, Francesco Renga e Niky Nicolai con Stefano Di Battista che sono una garanzia di musica di qualità. Marco Carta è una concessione al successo di Amici e al pubblico delle ragazzine, Povia un pallino di Paolo Bonolis, Patty Pravo, Marco Masini e Fausto Leali si inseriscono nel filone più ricco del Festival di Sanremo: l'eterno ritorno.
È ovvio che per esprimere un giudizio compiuto sarà necessario ascoltare i brani, anche se già da adesso è lecito domandarsi il perchè di alcune scelte di cast. Paolo Bonolis garantisce una dose di spettacolarità e sta studiando un'edizione personalizzata, dove ci sarà molta attenzione ai meccanismi della tv senza penalizzare la musica. Scorrendo i titoli si nota il ritorno di una canzone dedicata ad un gay (Povia) dopo la caricaturale performance dell'anno scorso di Anna Tatangelo. E ancora: tre titoli con la parola amore, un dentro ogni brividò un “non riesco a farti innamorare” che, insieme ai “vivi per miracolo” dei Gemelli diversi sono un ritratto non proprio incoraggiante di quell'Italia che ci verrà raccontata da Marco Masini.

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