lunedì 1 dicembre 2008

La musica INDIE balla al ritmo di Pop Porno


La musica indie è viva e lotta insieme a noi. Dalla multiforme galassia delle produzioni indipendenti riunita in conclave a Faenza per il Mei, arrivano segnali forti che Giordano Sangiorgi, storico organizzatore del meeting, riassume in un dato secco: «Negli ultimi tre mesi oltre l’80% dei titoli usciti provengono dalla produzione discografica indipendente. Parliamo di circa 400 titoli che svariano fra i generi più diversi, dagli Huga Flame, che sono giovani rapper, fino a musicisti molto più classici come Jannacci e Arigliano, o allo stesso Nicola Piovani, che suonerà qui stasera e ha prodotto Epta per un’etichetta che non appartiene al mondo delle major, l’Egea Records».
Mentre Daniele Silvestri ha festeggiato qui i suoi 15 anni di attività. Nato per dare sfogo al rock alternativo che non ne voleva sapere di essere risucchiato nell’ingranaggio delle grandi case discografiche, il circuito indie di casa nostra trent’anni fa ha sfornato band come Skiantos, Gaznevada e più tardi Litfiba e CCCP Fedeli alla linea, prima di conoscere un nuovo periodo di splendore all’inizio degli Anni 90 con l’ondata di formazioni hip-hop partita dai centri sociali. In anni recenti, nomi come Fabri Fibra, Mondo Marcio e Cor Veleno sono cresciuti in ambiente rap underground per poi approdare a contratti con le major.
E oggi? Secondo Sangiorgi siamo di fronte a un nuovo momento magico: «La realtà creativa non è mai stata così vivace: non accadeva dal ritorno dell’hip-hop dell’ultima ondata, quella di Fabri Fibra eccetera. E così dopo 3-4 anni di stasi troviamo gente come Amir nell’hip-hop, o come Vasco Brondi nell’indie-rock, col suo progetto Le luci della centrale elettrica. Sono nuovi soggetti e hanno proposte originali per stile, messaggio e approccio al palco». Non per nulla ieri Gianmarco Mazzi, direttore artistico musicale del Sanremo 2009 assieme a Paolo Bonolis, ha invitato gli indipendenti al festival: «Quest’anno offriamo un’opportunità fatta su misura per voi, con la categoria Sanremo Festival.59 la cui selezione avverrà su Internet».
Non ci si deve aspettare per forza cose impegnate, l’universo indipendente balla anche ai ritmi pop di una canzoncina come Pop porno, che a suon di My Space ha ritagliato un quarto d’ora di celebrità e forse qualcosa in più al duo che l’ha realizzato, «Il genio», cioè Gianluca De Rubertis e Alessandra Contini. Se son rose fioriranno, intanto però, dopo che il brano si è fatto largo on line, Simona Ventura si è messa a danzicchiarci sopra durante alcuni stacchetti di Quelli che il calcio. Eh già, perché il web è notoriamente uno dei canali prediletti della nuova ondata indie, mentre l’altro resta quello dei concerti, il tradizionale sangue sudore & lacrime dal vivo con cui si fanno le ossa le band da quando il rock è rock.
Certo non è tutto oro quel che luccica, e tanta creatività spesso finisce per strozzarsi nell’imbuto troppo stretto che porta alla cosiddetta musica di serie A, prodotta e distribuita dalle grandi case discografiche. Intanto, secondo fonti Mei, il mercato discografico ufficiale continua ad annaspare: dopo il forte calo del 2007 la percezione degli addetti ai lavori è «di un’ulteriore accelerazione della crisi». Da queste parti allora si consolano premiando la Bandabardò per il miglior album indipendente 2008, i 24 Grana per la miglior band, i Punkreas e i My Awesone Mixtape per il live, Meg come solista, e Le Luci della Centrale Elettrica «rivelazione».

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