giovedì 27 marzo 2008

Il realismo di "VASCO"

Con la potenza di un martello, seppur dubbioso e a suo modo irriverente, esce il nuovo album di Vasco Rossi, (già disco di diamante con 350.000 copie in prenotazione nei negozi) anticipato in questi giorni da un singolo che sembra un'epigrafe del vascopensiero 2008: Il mondo che vorrei, titolo della canzone e anche dell'intera raccolta, dodici canzoni dodici che distillano l'animalesca e ruggente attitudine rock dell'eroe di ormai tre o quattro stagioni della nostra musica popolare.
Il mondo che vorrebbe Vasco è un mondo che non c'è, ovviamente, e quello che invece si trova davanti è desolato, capace di spuntare ali ai voli e ai sogni: "Ogni cosa resta qui, qui si può solo piangere, e alla fine non si piange neanche più". Canta nel pezzo. Ed è il filo conduttore che lega le canzoni, un sentimento di perdita, quasi di rassegnazione. Sembra un bambino a cui hanno tolto la possibilità di giocare, e anche lui lo conferma in un video allegato alla presentazione del disco: "La realtà" dice "mortifica le aspirazioni umane, non si può solo spingere l'acceleratore, bisogna anche frenare, bisogna accontentarsi, ma a me questo non mi piace, l'uomo deve accontentarsi, ma l'artista no, non può accontentarsi".
Quasi quasi fa il verso a Tricarico, e alla vita tranquilla che a sua volta rovesciava la sua vita spericolata, sulla quale Vasco insiste: "non la volevo normale perché tutti allora volevano una vita tranquilla, un posto di lavoro sicuro, io volevo una vita non garantita, avventurosa, senza le pause di una vita normale".
Dunque vita personale e artistica si sovrappongono. E' il mondo che non concede più possibilità di avventura, o è lo stesso Vasco che col passare degli anni ne ha meno voglia? Il video ci rimanda il suo volto segnato, appesantito, gli anni appuntati come segnalibri di esperienza, ma l'energia è quella di sempre. Il video aggiunge, conferma, in sua assenza. Non si concede alla stampa.
I testi sono essenziali, chiari, totalmente privi di doppiofondo, come è nel suo stile, e a volte sembrano di una ingenuità disarmante: "Vieni qui! Vieni qui! Perché non mi racconti cosa non va per te?" canta nella seconda canzone, e poi scatena puro edonismo, rock'n'roll carnale, che in un suo disco non può mancare, con Gioca con me, dove troneggia un solo elettrico di Slash.
Nelle canzoni e nei commenti filmati Vasco dispensa pillole di saggezza, e torna sempre al tema della realtà, brutta, triste, che non concede nulla al sogno. Ma se accettiamo che Vasco sia una specie di idiot savant, allora dobbiamo cercare di cogliere verità importanti anche da frasi apparentemente innocue tipo: "ora che non c'è più Topo Gigio, che me ne frega della Svizzera", oppure "e adesso che non ho più il mio motorino che cosa me ne faccio di una macchina", da E adesso tocca a me. Sbagliato cercare eccessi di metafora. Vuol dire proprio quello che dice. E nel commento filmato aggiunge: "Se non viene un angelo e se non nasce un rock'n'roll sono finito, è chiaro". Poi si arrende alla donna in Non vivo senza te, con uno strano coro da effetto cattedrale, dove però arriva un'altra ammissione di difficoltà: "Scrivere una canzone è come ballare per ore, prima di cadere a terra finito dallo sforzo, finalmente morto", così dice nella canzone e poi spiega nel filmato: "Una volta le canzoni nascevano come fiori, oggi è un po' più difficile, sono arrivato alla fine del disco che ero a pezzi". Ricade nel puro edonismo con Colpa del whisky, imbarazzo di un uomo che non ricorda più neanche il nome della ragazza che sta con lui e cerca di riparare.
Spesso i pezzi prendono un vibrante furore rock. Quello Vasco lo sa fare davvero bene. E ci mancherebbe altro. Anche se così come in passato sotto la scorza rock riaffiora l'estro da cantautore antico, le melodie sono decisamente tradizionali, con altro arrangiamento potrebbero essere canzoni di molti anni fa, e del resto lo spiega lui stesso: "Quando ho iniziato i miei miti erano De gregori, Guccini, ma più di tutti Battisti e Mogol, perché parlavano del privato, dei rapporti con la donna". Poi raggiunge quello che forse è davvero il suo ideale, dire tutto (o niente che poi è la stessa cosa) col minimo sforzo testuale possibile. Ho bisogno di te è praticamente composta da un solo verso, quello del titolo.
Tirando le somme il mondo come è oggi non piace a Vasco, e del resto come dargli torto? "La realtà mi ha deluso, i sogni aiutano a vivere meglio, qualsiasi sogno, anche credere in un amore, una fede, non è importante che sia vera, l'importante è crederci. Combatto questi limiti con la mia immaginazione. Nelle canzoni riesco a dire delle cose che non direi neanche alla mia donna o al mio migliore amico, non filtro, non penso a se mi conviene o no, esprimo quello che penso veramente. Nella realtà è difficile, quando ho bisogno di aiuto non riesco a chiederlo, dipendiamo da un sacco di cose, dalle sostanze ma anche dalle persone, o dal potere. I politici sono tossicodipendenti del potere, ma loro però non li mettono in galera".Questo e solo la punta di un iceberg..perche' l'artista si svuota non crede piu'al niente di niente e quando scrive prende solo i punti dove quasi ogni giorno girano i malesseri..finte gioie e dolori fra gli essere umani..e con la delusione tutto il resto!alla prox....Ciao

4 commenti:

erika ha detto...

ciao MAESTRO è così che quindi da oggi devo chiamarti e posso contraddistinguerti, niente male carino.
mi fa piacere che le cose ti vadano bene e spero sia sempre così al max dell'entusiasmo.
Qui è successo di tutto hanno preso una ragazza in prova che dopo un mese hanno già lasciato a casa credimi una frana....allora mi dico sono propeio io la stupida che si sbatte tanto!
Però come dici tu anche io amo il mio lavoro e lo faccio con piacere, ma tu qst cose le sai già!!!!
Ricordati di venire a prendere il CUD come vedi ti faccio anch'io da segretaria.....
Ti aspetto un bacio

AndyVMusic ha detto...

Ciao cara..il mio entusiasmo fa parte del mio lavoro e di quello che faccio..e cosi'che funziona questo mondo..e chiaro che va bene perche' anche qui bisogna saperci fare..e non poco..e in questo giro se vuoi ottenere devi aver i numeri...in quanto a te hai centrato in pieno sul tuo lavoro...e sai come la penso!Questa sett non so... ma la prox passo ha prendermi il CUD...trovare segretarie che si sbattono come fai tu...e un lusso che ha la tua azienda(anche se dovrei ripetermi ma...)anche se della nostra non ci lamentiamo..io incentivo però..e presto dovrò prenderne un'altra..visto che gira a mille il lavoro...ok..Alla prox sett..un bacio.PS ....E grazie per farmi da segretaria...

erika ha detto...

bhe se proprio devi assumerne una posso sempre venire io............!!
tanti baci

AndyVMusic ha detto...

Come ci trasferiamo nel nuovo ufficio in centro..ne assumo un'altra...e se ti interessa ne parliamo....Un bacino