domenica 23 novembre 2008

VENDITTI...riparte da ROMA


Chissà che non ci sia un tris, magari sotto Natale. Intanto questo è un bis. Antonello Venditti torna al Palalottomatica con il suo tour Dalla pelle al cuore, dopo aver viaggiato tutta l’estate e aver rimesso in piedi la carovana per questo supplemento invernale: sabato scorso debutto con grande successo ad Ancona, stasera tappa casalinga a Roma, poi avanti fino al 20 dicembre al Forum di Milano con appendice per un Capodanno a piazza del Campo, a Siena («uno dei posti più belli al mondo»). «Chiamiamola tournée per i ritardatari» scherza Antonello, ma assicura che, per l’occasione, ha in serbo diverse sorprese. Quasi un voler ripagare il pubblico della fiducia. Perché Venditti è un artista che ha ben presente il sentimento della riconoscenza, un sentimento non molto frequentato nel mondo della musica. Come ha ben presente l’importanza delle sensazioni che vengono dal rapporto stretto, fisico con il pubblico: «È un miracolo, il mondo tracolla, ma noi siamo qui. I concerti sono piccole luci che si accendono nel buio. Penso ai sacrifici delle famiglie per venire, ormai i prezzi dei biglietti sono impraticabili. È come incontrare un’altra Italia. Un paese che di giorno arranca dietro ai problemi quotidiani, ma di sera sa godersi quel miracolo che sul palco si ripete ogni volta».
Un pubblico sorprendente, formato anche da molti giovani: «Mi ha colpito vedermeli davanti, pensare a come vengono descritti, frequentatori delle discoteche, delle droghe, che prendono la macchina e vanno ad ammazzarsi. E, invece, sono vittime di questa società bloccata: chi ha meno di 40 anni è escluso completamente. Per anni i giovani sono stati descritti in maniera sbagliata. Bollati come "bamboccioni" che non vogliono muoversi da casa. Tutto quello che sta succedendo, parlo delle proteste del mondo della scuola, dovrebbe farci contenti, significa che i nostri figli si stanno finalmente interessando al loro futuro». Una vivacità che si rivela anche nei nuovi mezzi di comunicazione: «Trovo internet entusiasmante. È una grande opportuinità che va utilizzata e, per esempio, YouTube ti dà l’idea di come stia cambiando la musica. L’altro giorno ho provato a guardare i miei pezzi. Dalla pelle al cuore è stata visitata un milione e 130 mila volte, Alta marea un milione. Altro che crisi, è come essere negli anni d’oro della musica».
Antonello porta a Roma lo show già rodato, ma con qualche ritocco in particolare proprio per l’appuntamento al Palalottomatica: «Per l’occasione tirerò fuori di nuovo il pianoforte, trascurato per tutto il tour, tranne la tappa di Verona.

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