sabato 22 novembre 2008

BAGLIONI.....a TORINO


Lunedì sera Claudio Baglioni torna a Torino per esibirsi alle 20,30 al Teatro Regio in un concerto a sostegno del Fai. Il Fondo Ambiente Italiano propone i biglietti a tariffe varianti dai 35 ai 120 euro per non iscritti, con riduzioni per già sia in possesso della tessera. L'ente ambientalista informa che nel corso del weekend ci si può rivolgere per informazioni al numero verde 800166250, attivo dalle 10 alle 17; la biglietteria del Regio è invece aperta soltanto oggi dalle 10,30 alle 16.
Più che uno show, quello del cantautore romano si annuncia come un recital dai colori autunnali. Il concerto torinese non è infatti inserito nel piano di viaggio della tournée in corso, che vede Baglioni in transito tra una decina di date al Teatro Allianz di Milano, da cui si congeda questa sera, ad altrettanti spettacoli in programma da mercoledì a Roma. Per rispondere all'invito del Fai, l'autore di «Questo piccolo grande amore» ha scelto la dimensione più intima, e si presenta da solo con il pianoforte. In programma le canzoni più celebri di una carriera lunga quasi quarant’anni.
Torino ha segnato tappe cruciali nella carriera di Claudio Baglioni: nel bene, con la composizione e l'esecuzione dell’inno ufficiale delle Olimpiadi 2006; e nel male, quando al vecchio Stadio Comunale fu fischiato dal pubblico del mega-raduno rock per Amnesty International. Ma in città si sono consumate anche altre tappe della carriera dello chansonnier capitolino, come lui stesso ricorda: «Nel 1972 venni a Torino per la mia prima trasmissione televisiva. Era una specie di trascrizione in versione musical di «Questo piccolo grande amore" che doveva essere inserita nel programma “Tutto è pop", ai tempi un punto di forza nelle produzioni della sede Rai subalpina. Un altro bel ricordo risale all'inverno del 1981, quando scelsi il Palazzo dello Sport del Parco Ruffini per il debutto di una delle mie tournée più fortunate, “Strada facendo", che sarebbe proseguita negli stadi fino a dare vita al disco dal vivo "Alè - oò"». Un impatto caloroso, che nelle parole di Baglioni si materializza come fosse una storia d'oggi: «La scommessa era forte, in quel periodo si dava per scontato che a riempire certi spazi potessero essere soltanto le grandi star provenienti dall’estero. Invece quel mio tour, come poco prima il “Banana Republic” di Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Ron, fecero capire che anche noi italiani potevamo farcela. Quella sera capii subito che tutto sarebbe andato alla grande, c'era gente dappertutto, qualcuno addirittura era accovacciato sul palco accanto a noi, perché dalle gradinate si debordava». L'ultimo storico flash legato alla nostra città è targato 1996, anno di grazia, è il caso di dirlo: «Mi invitarono a tenere il concerto di Natale in Vaticano per Papa Giovanni Paolo II, e mi presentai con l'ensemble migliore, l'Orchestra Filarmonica di Torino». L'ultimo passaggio live di Claudio Baglioni a Torino risale all'aprile 2007, quando cantò al Pala Olimpico.

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