mercoledì 23 gennaio 2008

NEGRAMARO

Da Copertino, provincia di Lecce, a San Francisco, c'è di mezzo il mondo, ma anche l'entusiasmante, meteorica ascesa di un gruppo che nel giro di un paio d'anni è entrato come un fiume in piena nell'immobile olimpo della musica italiana. I Negramaro sono salentini, e da quella provincia fertile hanno preso il fuoco, l'energia, la risolutezza, un'avventura ben raccontata da un documentario, Dall'altra parte della luna, che dal 30 agosto verrà presentato al festival del cinema di Venezia. Gli autori, Dario Baldi e Davide Marengo, hanno seguito il gruppo per sette mesi, filmando concerti, passeggiate, sfoghi, racconti biografici, fino alla realizzazione del terzo album della band, La finestra, registrato insieme al produttore Corrado Rustici, nel leggendario Plant Studio di San Francisco. "Stiamo vivendo un momento pazzesco", ammette Giuliano Sangiorgi, il cantante dei Negramaro. Partita da una scandalosa eliminazione al festival di Sanremo, la storia ha generato un successo travolgente, praticamente una favola, abbastanza intensa da far perdere la testa a chiunque non abbia ben piantata la testa sulle spalle. "Fino a un certo punto" precisa Sangiorgi, "il fatto è che per la gente è stato improvviso, per noi molto meno. Lavoravamo già da sette anni, abbiamo fatto le cose gradualmente, ci siamo abituati a controllare l'emozione di quello che succedeva". Dall'altra parte della luna, prodotto Caterina Caselli e suo figlio, Filippo Sugar, è un racconto che si sviluppa seguendo diversi piani di narrazione: l'intimità, le arene trionfanti, il viaggio, i luoghi d'origine. "Rivederlo ci da solo un'emozione costruttiva" spiega Sangiorgi, "e poi l'abbiamo fatto con molta consapevolezza, lavorando insieme ai due registi. Casomai siamo più sbalorditi di fronte alle scene che parlano dei nostri inizi, quando scavavamo nella cantina di uno di noi per riuscire a creare una sala prove". Tutto, sembra, gira intorno a un temine: passione ("quando c'è di mezzo la passione e nient'altro si può cambiare la propria vita"), che ha contagiato i due registi, disposti a seguire la band per mesi: "È uno dei rarissimi casi contemporanei in cui sei ragazzi si sono messi insieme per suonare, e senza effetti speciali sono arrivati così in alto" spiega Dario Baldi e subito dopo puntualizza Davide Marengo: "Ci ha colpito questa miscela incredibile di successo e umanità. Da questo punto di vista loro sono purissimi, perfino umili".
E per evitare la possibile noia di un documentario di 90 minuti che racconta in modo lineare una storia, oltretutto recente, fulminea, hanno scelto di combinare tecniche diverse: ampie visioni collettive, sguardi soggettivi, accelerazioni, stacchi sgranati da telecamerina digitale. "Sì, ma in modo funzionale al racconto", spiegano i due registi, "ci interessava proprio il fatto che una band come la loro possa vivere su piani differenti: folle adoranti, stadi pieni, e allo stesso tempo poter riprendere lo stesso pezzo cantato da soli in una lavanderia americana. Alla fine volevamo far uscire la storia di un ragazzo di Copertino che arriva incidere davanti al microfono che ha usato James Brown". Il risultato sono state 300 ore di registrazione, una mole enorme di materiale, incluso quello realizzato dai sei della band coi loro telefonini. "Volevamo che fosse così" ribatte Sangiorgi, "loro hanno vissuto con noi, sono entrati nel nostro mondo, anzi diciamo sono stati gli occhi di quello che vedevamo e sentivamo. Abbiamo stabilito un rapporto umano, almeno su questo siamo permalosi e rompiscatole, se non ci piace la persona, niente da fare". Come ben sapete molti personaggi di spicco hanno partecipato al Festival di Sanremo..e fra questi proprio i piu' grandi di oggi,chi fra tanti e arrivato ultimo...chi e stato scartato sono delle vere icone della Musica,di fatti si e sempre detto meglio parteciparvi che vincere,chiaramente ci sono state delle eccezioni per molti ma sono piu' quelli che non hanno steccato che quelli che hanno vinto!Il mio lavoro qui sta per terminare, ma prima di rietrare alla base per saper l'altra destinazione scrivero' per i saluti,e penso di girare i vinili da queste parti con i miei collaboratori per festeggiare il lavoro svolto alla grande..in questi mesi..per il resto vedremo cosa succedera'..ora vi saluto oggi ho scritto abbastanza..e il saluto lo manda anche questo splendido Mare che con il suo piatto visivo e il suo decoro immaginale sembra abbracciar ogni cosa...compreso chi non lo vede!!Alla prox..da AndyV..E che la felicita' possa avvolgere ogni singola parte del vostro Cuore...Ciao!

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