lunedì 14 luglio 2008

La corsa del "VINILE"non si ferma

Poi dicono che il mondo va avanti. Mi sono capitate sotto il naso le ultime rilevazioni sul ritorno del disco di vinile, naturalmente negli Stati Uniti. I dati sono della Nielsen, secondo la quale nel 2006 sono stati acquistati 858.000 esemplari, che nel 2007 sono diventati un milione e ora, per la fine dell'anno, si dovrebbe arrivare a 1.600.000. Tutto questo mentre il cd, nello stesso periodo, ha registrato una caduta del 17,5 per cento.
Da parte sua il vecchio giradischi, stra-dato per morto, era precipitato dagli 1.8 milioni di esemplari venduti nel 1989 ai 275 mila nel 2006: l'anno scorso, è risalito a mezzo milione. Ne circola ora, ed è piuttosto venduto, un nuovo esemplare fornito di una presa USB grazie alla quale si trasferisce la musica in MP3 . Segno dei tempi e dell'interesse, no?
Molti degli artisti non rinunciano a pubblicare i loro nuovi lavori in questo formato: i Raconteurs, Springsteen, Cat Power, Portishead , Elvis Costello, Ryan Adams, NIN lo hanno fatto con le ultime opere; e lo hanno fatto anche alcuni degli italiani, da Vasco Rossi a Zucchero.
Siamo sempre, of course, nella nicchia. Un vinile può vendere 5/10 mila copie quando va benissimo. "In Rainbows" dei Radiohead ne ha vendute 13 mila, la riedizione di "Blonde on Blonde" di Bob Dylan ne ha fatte fuori addirittura 25 mila.
Fenomeni di nicchia per ascolti di nicchia. Però un ascolto più caldo, più minuzioso e attento ai particolari; e anche più divertente per tutto il cerimoniale che si porta dietro. Vuoi mettere com'è banale, schiacciare un bottone e trovarsi la pappa pronta?:-)...Pensateci bene...CIAO!

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