martedì 8 luglio 2008

Torna "TRAFFIC FESTIVAL"

Sette giorni di musica completamente gratuita, e insieme film, mostre, incontri: torna il Traffic Festival, che quest'anno ha un'anima duplice, un po' dance e un po' punk. Così l'anteprima di ieri era dedicata ai Justice, band electro-dance francese che aspira all'eredità dei Daft Punk, e si è svolta a Milano sponsorizzata da Alfa Romeo MiTo. Poi, dopo una tappa di avvicinamento a Biella (stasera, con i Baustelle e Robertina), il Traffic arriva finalmente a Torino domani. Questa quinta edizione, come sempre sotto la direzione artistica del subsonico Max Casacci, è legata a doppio filo con le iniziative di Torino World Design Capital. E quindi si inaugura la mostra Gibson Design, dedicata alla chitarra elettrica usata da rocker come Keith Richards, Pete Townshend, Jimmy Page, Eric Clapton e Frank Zappa, con un'esposizione di modelli personalizzati da alcuni noti artisti torinesi. E poi, tra un film (The Punk Experience) e una mostra si arriva al primo concerto all'ex Ogr, un vecchio spazio industriale recuperato, dove i Massimo Volume si cimentano con La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe e Marco Passarani propone un set techno.
La sede tradizionale del Traffic, il Parco della Pellerina, ospita i concerti degli ultimi tre giorni: ancora dance giovedì, con Tricky che presenta Knowle West Boy, il nuovo disco appena uscito dopo cinque anni di silenzio, e poi il bastard pop di Soulwax e 2Many Djs, seguito dal rock dei Battles. Si chiude con il delizioso elettropop di Fujiya & Miyagi (che non sono un duo giapponese, ma un quartetto inglese). Disegnare ritmi, questo il tema della serata, che come le successive proseguirà ai Murazzi del Po, nello storico locale di Giancarlo.
Venerdì tocca ai Sex Pistols (oggi tornati insieme solo per soldi, come dichiara il leader Johnny Rotten), e i Wire, artefici di piccoli ma influenti capolavori a cavallo tra gli Anni 70 e 80. In scena pure i nostrani Punkreas e i torinesi Plastination. E' questa l'altra anima del Traffic, quella dedicata alla breve e folgorante epopea del punk, che ha lasciato un segno nella storia della musica non tanto per le canzoni, quanto per un'attitudine ribelle che mette da parte la tecnica a favore della libera creatività. Una lezione che ha segnato per sempre anche generi molto lontani dal punk, come l'elettronica, dove con un computer e qualche programma, tutti possono diventare musicisti di successo.
Ultimi in ordine di tempo, gli Hercules And Love Affair, esordienti newyorchesi forti di un buon album uscito qualche mese fa e di un singolo micidiale, Blind, cantato da Antony. Lui con la sua voce angelica non ci sarà, a Torino, ma loro sì, e proporranno una miscela elegante di dance ed elettronica nell'ultimo appuntamento del Festival, insieme ad Alter Ego, Matthew Dear, Ryan Crosson. Tutti al Palaisozaki, ma solo dopo il rito conclusivo, officiato alla Pellerina la sera di sabato da Patti Smith, Afterhours e Massimo Volume. Anche stavolta si prevedono decine di migliaia di spettatori, però c'è qualche dubbio che la vecchia signora di Because The Night possa entusiasmare i ragazzini come fecero lo scorso anno i Daft Punk, protagonisti di una serata assolutamente straordinaria da non perdere...BY.....AndyV!CIAO

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